La storia di Lourdes, tra Venezuela e Terricciola

Volontaria nella Misericordia di Terricciola nella rubrica di Cesvot: "Ho perso mia madre e mio fratello, aiutando gli altri curo il mio dolore"

TERRICCIOLA — Dal Venezuela a Terricciola, in linea d’aria, ci sono più di 8mila chilometri. Un viaggio che Lourdes Beatriz Lunar, 56enne arrivata proprio dall’America latina nel piccolo comune delle Colline pisane, ha fatto ormai venti anni fa e che l’ha catapultata in una realtà completamente nuova. Nella quale, però, ha trovato subito il modo per sentirsi parte della comunità grazie al volontariato nella Misericordia di Terricciola.

Protagonista della rubrica di Cesvot “Storie di nuovi volontari”, lanciata dalla campagna “Passa all’azione, diventa volontario”, Lourdes fa spesso riferimento al termine “compañerismo”, ovvero quel senso di appartenenza e di stare insieme che danno linfa all’idea di comunità e condivisione. Concetti fondamentali per Lourdes, che ha dovuto superare un enorme dolore personale. “Ho perso mia madre e mio fratello l’anno scorso e non ho potuto assisterli: questa assenza mi ha riempito di dolore e il volontariato mi aiuta a curare questo dolore che mi sono portata dentro. Io lo vedo come un dare e ricevere – ha spiegato la volontaria – mi sono sentita straniera, ho avuto un divorzio traumatico, tutto questo mi ha aiutato però a essere quella che sono”.

In Venezuela l’idea del vicinato e della comunità è ben radicata. Ed è questo lo sguardo con cui Lourdes è abituata a osservare il mondo che ha intorno e che l’ha portata, presto, a dedicarsi al volontariato. “Durante il lockdown ho visto tanto bisogno di aiuto nelle persone. Avevo pensato di tornare in Venezuela, ma alla fine ho deciso di rimanere qua e per questo è stato importante l’incontro con la Misericordia – ha raccontato – faccio attività di emergenza in ambulanza e mi riempie il cuore, perché lì davvero capisci come puoi cambiare con un gesto la vita degli altri. In questi giorni abbiamo portato una signora anziana da Pontedera a Volterra: era spaventata e io ho cominciato a farla parlare per farle raccontare della sua vita e della sua famiglia ed è bello vedere che aiuti a oltrepassare quella sensazione di angoscia, la paura dell’incertezza. Mi piace sentirmi in grado di poter dare sicurezza a chi ha bisogno”.

Lo spirito e l’impegno di Lourdes sono testimoniati anche da Delia Russo, 20 anni, che fa parte del Consiglio della Misericordia di Terricciola. ”Lourdes è da subito diventata un punto di riferimento per la comunità, risponde a un bisogno ancora più acceso in un piccolo paese come il nostro – ha detto – riesce a entrare in profondo contatto con le persone e vuole imparare sempre di più, proprio in questo periodo infatti sta seguendo un nuovo corso di specializzazione. Per tutti noi è stato un incontro speciale”.

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