Attualità giovedì 31 ottobre 2024 ore 19:00
L'Era in piena e la cassa di esondazione vuota

Il paradosso denunciato da Legambiente Valdera: mentre transitava la piena, lo "sfogatoio" del fiume, troppo rialzato, è rimasto all'asciutto
LAJATICO — La recente piena dell'Era, transitata da Capannoli, Ponsacco e Pontedera, non risparmiando allagamenti nei campi circostanti, avrebbe potuto essere smorzata dalla cassa di esondazione della Sterza. Peccato, però, che quest'ultima si trova a una quota più alta dei terreni circostanti e, banalmente, l'acqua non ci finisce dentro.
Questo è quanto denunciato da Legambiente Valdera, che ha preso come spunto proprio i recenti avvenimenti sul territorio. "In questa nuova condizione di eventi estremi, l’attuale assetto del territorio, così cementificato e impermeabilizzato, con il reticolo idrografico minore nella totale incuria, non funziona più - hanno spiegato dal direttivo - occorre allora dare vie di fuga all’acqua, creando zone o casse di espansione funzionanti ed efficaci. Talvolta, però, anche quando queste casse ci sono, risultano inutili".
"La cassa di espansione alla Sterza, costata oltre 4 milioni di euro di denaro pubblico, ne è un chiaro esempio - hanno specificato - in questi giorni di piena del fiume Era abbiamo visto i campi intorno alla cassa completamente allagati, mentre l’interno era clamorosamente vuoto: in pratica, l’ingresso dell’acqua nella cassa è più alto del livello di piena e quindi l’acqua si sparge e inonda i terreni esterni, anziché entrare dentro la cassa di esondazione".
"Avevamo segnalato fin dal 2014 all’Autorità di Bacino e alla Regione Toscana l'anomalia di questa situazione - hanno concluso - ma a distanza di 10 anni lo stato delle cose è ancora lo stesso e la pericolosità idraulica per le zone circostanti resta inalterata. E pensare che, date le dimensioni, sarebbe in grado di liberare per una mezz’ora un flusso d’acqua di 400 metri cubici al secondo, alleggerendo la eventuale piena dell’Era a valle verso Capannoli, Ponsacco e Pontedera".
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