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Attualità martedì 19 settembre 2023 ore 20:00

Fusione, verso il referendum

Audizione dei sindaci in commissione Affari istituzionali: "Se non ce la faremo e il referendum non ci darà ragione ci fermeremo”

LAJATICO - PECCIOLI — La fusione tra i comuni di Lajatico e Peccioli passerà anche attraverso un referendum da sottoporre ai cittadini. Sulla formulazione del quesito si attende il parere del Consiglio regionale. Ieri, in commissione Affari istituzionali, si è tenuta un'audizione dei sindaci Alessio Barbafieri e Renzo Macelloni.

"Il referendum - spiega una nota del Consiglio regionale- avrà valore consultivo e non vincolante, come previsto dalla legge regionale 62 del 2007, ma i due sindaci e i commissari del Partito democratico, attraverso il vicecapogruppo Massimiliano Pescini, hanno affermato nel corso della seduta l’intenzione di seguire l’orientamento che sarà espresso dall’esito del referendum".

"Noi siamo disponibili a confronto per mettere in campo le migliori soluzioni. Se non ce la faremo e il referendum non ci darà ragione - ha spiegato il sindaco di Peccioli Renzo Macelloni- ci fermeremo”.

"Di recente - ha detto Macelloni- siamo usciti dall’Unione dei Comuni e abbiamo fatto un passo avanti: da due anni svolgiamo attività comune, con responsabilità incrociate e con l’impegno ben preciso preso alla fine dell’anno passato”. Quello che si profila ora, come spiega Barbafieri, è il confronto con la volontà dei cittadini, con i quali “gli incontri sono già avviati”. L’idea è quella di “dare più servizi, a parità di entrate”. C’è già un progetto dettagliato: “Dei 13milioni che pensiamo di prendere in 10 anni, e ora il Governo ha prolungato i contributi per i Comuni nati da fusione fino a 15 anni -spiega Macelloni – intendiamo riservarne 8 per investimenti nel comune di Lajatico; con altri 2 milioni nascerà il primo piano comunità energetica; intorno ai servizi vogliamo più fluidità”.

Il vicepresidente del Consiglio regionale, Marco Casucci ha invitato a “riflettere sul fatto che per la prima volta in questa legislatura arriva in Consiglio una richiesta di fusione di Comuni. Troppe fusioni non sono state fatte nell’interesse dei territori, ma di altri soggetti. Per razionalizzare la macchina amministrativa si possono trovare altre forme. Ma qual è l’idea di sviluppo? – domanda il vicepresidente –. Le nostre perplessità rispetto ai percorsi rimangono, come resta la questione del consenso delle popolazioni”.

Molte le domande di approfondimento poste dai membri della commissione. La vicepresidente Elisa Tozzi (Fratelli d’Italia) ha proposto una "Riflessione più approfondita", sulla scorta delle valutazioni espresse dai primi cittadini, riguardo alle “differenze e criticità tra Unioni e fusioni di Comuni" e ha condiviso "La volontà di contare nell’ambito della programmazione regionale”.

Positive le valutazioni espresse dai rappresentanti del Partito democratico Valentina Mercanti, Gianni Anselmi e Massimiliano Pescini che hanno confermato l'appoggio al percorso intrapreso dai sindaci. “Aderiamo al pensiero dei sindaci - ha detto Pescini- seguiremo quanto ci verrà indicato dall’esito del referendum”.

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