Tedeschi, "Sindaci responsabili, imparino la lezione"

Il presidente del Comitato Lajatico non è... fusione attacca Macelloni e Barbafieri: "Hanno fatto campagna elettorale, speriamo abbiano capito"

LAJATICO — Il referendum sulla fusione ha sancito la fine del percorso congiunto tra Peccioli e Lajatico, bocciato non solo in quest'ultimo Comune, ma anche nel voto complessivo. Un successo per il Comitato Lajatico non è... fusione, che ha addossato tutte le colpe del naufragio del voto proprio ai due sindaci.

"È singolare che il sindaco di Peccioli non riesca a capire come l'errore sia soltanto suo: nel suo Comune sono andati poco meno del 45% degli elettori e il sì ha vinto per soli 92 voti - ha detto Fabio Tedeschi, presidente del Comitato ed ex sindaco di Lajatico - Macelloni non ha mai risposto se ha i soldi accantonati in Comune per il post mortem della Belvedere, né ha mai detto perché a Peccioli interessa così la fusione".

Tedeschi ha poi risposto anche al sindaco di Lajatico Alessio Barbafieri. "Più di 500 elettori ti hanno detto di no e invece di ammettere l'errore e di prendervene la piena responsabilità, dirottate le motivazioni verso un comitato che rappresenta i cittadini - ha aggiunto - ma quale sindaco accetterebbe le minacce di un altro sindaco? Avete fatto incontri e pagato materiale con i soldi di tutti, avete come sindaci e consiglieri firmato un volantino a nome dei Comuni e parlate di scorrettezze?".

"Entrambi i sindaci devono capire che se hanno quella carica è perché devono portare rispetto ai cittadini - ha continuato Tedeschi - non avete informato i cittadini in modo serio e avete fatto campagna elettorale, promettendo quello che non potevate promettere. L'unico merito che ha Barbafieri è di aver fatto nascere un comitato spontaneo, snobbato e denigrato".

"Macelloni ha a cuore, da mesi, una mia eventuale ricandidatura - ha concluso - noi, da parte nostra, speriamo che liberi i pecciolesi dalla sua oppressione trentennale. Le candidature a Lajatico, per fortuna, non sono un suo problema".

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