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Lavoro venerdì 21 febbraio 2014 ore 11:53

​Lavoro, se ti meriti l'incentivo te lo dicono i colleghi

Sede della Belvedera Spa a Peccioli

La Belvedere Spa adotta un metodo basato sul merito elaborato dall’Università di Pisa



PECCIOLI — La Belvedere punta sulla meritocrazia e per dare incentivi al personale si affida direttamente agli altri colleghi. Nell’azienda di Peccioli, per i premi produttività, i dipendenti si valuteranno tra loro sull’impegno e sul valore generato.

Per migliorare la squadra, promuovere autocritica e ottenere risultati migliori Belvedere si affida quindi a un metodo scientifico già usato in campo universitario, ma finora mai sperimentato in un’azienda. “Solo attraverso l’armonizzazione tra il modello organizzativo, le caratteristiche e le aspirazioni dei singoli individui – spiegano dalla Belvedere – è possibile per le aziende raggiungere gli obiettivi previsti e puntare alla crescita. Sulla base di ciò, abbiamo sperimentato una modalità di ripartizione alternativa del fondo incentivante, in grado di rendere l’importo del premio proporzionale al contributo del singolo collaboratore alla crescita dell’azienda e al raggiungimento degli obiettivi”.

L’assegnazione di questo fondo ha interessato circa 40 persone ed è una quota che l’azienda ha impiegato appositamente per riconoscere l’impegno del personale al raggiungimento degli obiettivi. Mentre fino allo scorso anno gli importi venivano calcolati secondo una procedura automatica che non distingueva il contributo fornito dal singolo collaboratore, da adesso il merito dell’assegnazione dipende esclusivamente dalle valutazioni espresse dai dipendenti.

Il metodo è stato studiato in collaborazione con Alessandro Gandolfo, docente del dipartimento di economia e management dell’Università di Pisa che ha elaborato una procedura commisurata a un indicatore calcolato per ogni collaboratore dell’azienda, elaborando i punteggi e le valutazioni raccolte in modo anonimo, mediante una scheda appositamente predisposta e rappresenta una chiave di volta per Belvedere Spa. Le valutazioni individuali dei lavoratori forniscono poi gli elementi su cui si basa la procedura di ripartizione.

“L’attribuzione dell’incentivo – spiegano dall’azienda – non porta a dare di più a chi in assoluto è emerso come il più competente o a chi ha lavorato di più in termini di orario, ma a chi è stato riconosciuto dai colleghi come soggetto che ha contribuito maggiormente al miglioramento della performance aziendali e al raggiungimento degli obiettivi. Ci auguriamo – hanno concluso – che questa esperienza di Belvedere costituisca un ulteriore caso di studio in grado di contribuire anche all’avanzamento dal punto di vista teorico degli studi sui meccanismi di attribuzione degli incentivi”.


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