Attualità mercoledì 28 gennaio 2015 ore 16:14
Medicina cinese, da 13 anni al fianco delle donne
Al Lotti nel reparto di Srebot si sperimentano da tempo i benefici delle cure orientali. Rivolgere i bambini in posizione podalica la specialità
PONTEDERA — La Medicina tradizionale cinese aiuta le donne in gravidanza e all'ospedale Lotti da tredici anni si sperimentano i benefici della medicina orientale. Le Medicine complementari si confermano uno strumento di cura della gravidanza, utile sia nella preparazione al parto, sia in puerperio come valido sostegno all'allattamento. Lo dimostrano i dati e l’esperienza, ormai pluriennale, dell’ambulatorio di Mtc, Medicina tradizionale cinese dell’Ospedale Lotti di Pontedera. L’ambulatorio come strumento di arte ostetrica - A favore del parto naturale e del contenimento del dolore della doglia è gestito dall’ostetrica Elena Cerri, con formazione specifica attestata ed è stato istituito nel 2002, primo in Toscana, con il pieno sostegno della direzione aziendale e del primario Massimo Srebot.
Solo nel 2014 su 19 donne trattate per feto in presentazione podalica, 10 si sono capovolti e quindi il parto si è potuto svolgere naturalmente senza ricorso al cesareo. Dal 2012 sono state prese in carico 397 donne per diverse problematiche della gravidanza o semplicemente per il mantenimento dello stato di salute, proprio per la caratteristica peculiare della Medicina tradizionale cinese, che è una medicina energetica e preventiva.
L’attività si svolge all’interno del reparto di ostetricia-ginecologia e offre un servizio di consulenza e trattamento di disarmonie che possono verificarsi nel corso della gravidanza come nausea, vomito, patologie dolorose, stati ansiosi, irritabilità, lieve depressione e turbe del sonno, nonché per il sostegno energetico della gravidanza, dell’allattamento al seno, della fase puerperale e trattamento delle ragadi al seno con moxa.
Uno dei punti di forza dell’attività ambulatoriale è lo stimolo al rivolgimento dei bambini in presentazione podalica, in epoca gestazionale compresa tra 32 e 36 settimane, così come il massaggio Tuina e le altre tecniche per sostegno al travaglio, prevenzione del ricorso all’induzione farmacologica al parto, contenimento non farmacologico del dolore delle doglie, irregolarità mestruale, dismenorrea, prevenzione delle recidive da endometriosi.
Per accedere è necessario pagare un ticket se non si è esenti ed essere residenti in Toscana, comunque prima di ogni prestazione viene valutata la condizione energetica della paziente e, di conseguenza, il trattamento più idoneo. Con questo servizio, la Asl 5 si configura capofila di una esperienza innovativa, che restituisce alle ostetriche il loro ruolo di sostegno, cura e presa in carico della gravidanza a basso rischio, con tecniche naturali che lavorano sul benessere e sulla salute della donna.
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