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Politica venerdì 14 agosto 2015 ore 15:00

"Moria pesci: una tempesta in un bicchier d'acqua"

Fiume Era (foto scattata il primo agosto)

Dopo la vicenda dei primi del mese accaduta in un tratto del fiume Era, il sindaco Macelloni interviene e chiarisce l'accaduto



PECCIOLI — "La dimensione del problema si riduce alla presenza di una pozzanghera di circa 8 metri per 4 metri, profonda al massimo 20/30 centimetri dentro alla quale sono stati rinvenuti circa 20/30 piccoli pesci morti e un'anguilla ancora viva. Questa situazione si è verificata a causa della lunga siccità e del mancato scorrimento di acqua lungo il fiume Era, come facilmente riscontrabile anche a vista". Questa la prima precisazione che il sindaco di Peccioli Renzo Macelloni ha voluto fare in una nota stampa, dopo la vicenda della moria di pesci in un tratto del fiume Era raccontata dai giornali nei primi giorni di agosto e sulla quale, dice il primo cittadino, il gruppo d'opposizione Un Comune per Tutti ha già presentato un'interrogazione.

"Ritengo doveroso fare alcune dovute precisazioni visto che in qualche forma il Comune è stato chiamato in causa - afferma il sindaco nella nota -. Dopo aver letto il verbale di sopralluogo redatto da Arpat e la lettera di risposta fatta dalla società Acque Spa (che gestisce il depuratore) alla Provincia, organo competente al controllo, ritengo opportuno precisare e circoscrivere con esattezza l'accaduto, proprio per motivi di trasparenza e corretta informazione".

Dopo aver inquadrato le dimensioni del fatto, Macelloni continua: "A ciò sì è aggiunto un temporale improvviso che ha fatto azionare correttamente il by pass del depuratore immettendo quindi nel fiume una parte di reflui non depurati. Non cambiando di fatto quanto già verificatasi nella pozzanghera con le dimensioni sopra descritte. Come si evince chiaramente - aggiunge il sindaco - è venuta a crearsi una situazione sicuramente spiacevole a causa della siccità ma decisamente circoscritta e di nessuna preoccupazione, tanto meno per la salute umana".

E infine: "Indubbiamente fanno benissimo gli organismi depositi a fare i controlli che devono fare e che hanno fatto correttamente - spiega Macelloni - ma, sarebbe sbagliata da parte del Comune una sovrapposizione di poteri e di competenze che non gli appartengono. Enfatizzare un problema così per creare allarmismo tra la popolazione è un'attività sbagliata e deplorevole che poco ha a che fare con la denuncia democratica. Infine per quanto riguarda la gestione del depuratore questo è ben monitorato e controllato dalla società Acque Spa".


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