Attualità lunedì 05 agosto 2024 ore 19:00
Peccioli e l'arte contemporanea, "La candidatura per un grande progetto culturale"
L'architetto, fautore della "invasione" artistica in Valdera, crede nel percorso: "Celebrazione di una nostra visione coltivata nel tempo"
PECCIOLI — In Valdera, da anni, l'arte contemporanea, che sia a Peccioli, da pochi giorni candidata come capitale italiana proprio di arte contemporanea, oppure a Lajatico o Pontedera, spesso si è legata a un nome e a un cognome: Alberto Bartalini.
Architetto, ideatore del progetto del Teatro del Silenzio e regista d'eccezione per diverse installazioni d'arte in giro per la Valdera, Bartalini è stato senz'altro un precursore sul territorio. "A distanza di tanti anni, vedere Peccioli candidata a capitale italiana dell’arte contemporanea mi riempie di orgoglio e di entusiasmo - ha commentato - questo traguardo rappresenta una conferma del percorso intrapreso e una celebrazione della visione che il nostro territorio ha saputo coltivare".
"Peccioli ha valorizzato il dialogo tra l’arte e il paesaggio, puntando su una fusione armoniosa tra tradizione e innovazione - ha aggiunto - credo che la forza di questo borgo risieda nella sua continua ricerca sull’arte, sull’architettura e sull’urbanistica, che l’hanno resa un punto di riferimento, arrivando anche a vincere il riconoscimento nazionale di Borgo dei Borghi".
Del resto, lungo questo percorso, è stata forte l'impronta di Bartalini. "Questa evoluzione costante è il risultato di un lungo lavoro di oltre 25 anni, frutto della collaborazione tra amministrazione comunale, specialmente nella figura di Renzo Macelloni, gli artisti e i cittadini, tutti uniti dal desiderio di arricchire culturalmente il territorio - ha detto - un percorso che s'inserisce nel solco delle numerose operazioni artistiche di Pontedera e Lajatico, che hanno dimostrato i benefici dell'invasione dell’ arte nelle città".
E proprio perché il percorso si è snodato, nel tempo, anche nel resto della Valdera, la candidatura di Peccioli, dopo quella come capitale italiana della cultura nell'ambito della stessa Valdera, potrebbe essere un nuovo punto d'inizio. "Peccioli ha saputo cogliere questi stimoli e reinterpretarli, assumendo una posizione di rilievo come centro d’arte contemporanea - ha spiegato Bartalini - credo fermamente, però, che questo titolo, se assegnato, possa rappresentare un catalizzatore per un grande progetto culturale che unisca tutta la Valdera".
"Un riconoscimento di tale portata potrebbe fungere da impulso per una trasformazione ancora più ampia, rafforzando il tessuto culturale esistente e creando nuove connessioni tra i diversi attori del territorio - ha proseguito - potrebbe stimolare e incentivare ancora di più le collaborazioni tra i nostri borghi, gli artisti locali e internazionali, le istituzioni e i cittadini".
Una integrazione culturale e artistica, dunque, ancor prima di una amministrativa e. "Un progetto unitario potrebbe non solo consolidare l’identità artistica della Valdera, ma anche attrarre turismo, investimenti e nuove opportunità di sviluppo economico - ha concluso - inoltre, promuovere l’arte come strumento di coesione sociale può rafforzare il senso di appartenenza alla comunità e migliorare la qualità della vita per i residenti".
Pietro Mattonai
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