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Politica sabato 22 agosto 2020 ore 17:09
Grillaia, lettera aperta di Macelloni a Tarrini
Sul caso della discarica, il sindaco pecciolese invita il collega chiannerino a non farne una questione politica scaricando tutto sulla Regione
PECCIOLI — Il sindaco di Peccioli Renzo Macelloni torna a parlare della discarica della Grillaia e lo fa a suo modo, scrivendo una lettere aperta al sindaco di Chianni, Giacomo Tarrini. Nella quale critica alcune sue recenti dichiarazioni.
In particolare, Macelloni invita Tarrini a non ritenere come unica soluzione possibile al problema il ritiro da parte della giunta regionale della delibera che autorizza nuovi conferimenti in discarica per 270mila metricubi di fibrocemento (eternit). Quindi lo prega di non farne una questione politica e di assumersi le sue responsabilità, presentando un progetto alternativo.
Di seguito la lettera aperta che Macelloni ha indirizzato a Tarrini
"Caro Giacomo,
ho avuto modo di leggere la rassegna stampa di questi giorni sul tema della discarica della Grillaia.
Ti ricordo che dal primo momento in cui ci siamo conosciuti, ormai sei anni fa, tu eri eletto in una lista civica che aveva sfidato e vinto su quella del Partito Democratico, il mio partito, ma questo non mi ha impedito fin da subito di avere con te un rapporto molto leale e improntato alla massima collaborazione, scontando all’inizio anche qualche piccola diffidenza di alcuni miei colleghi.
Mi permetto oggi, in virtù di quella lealtà che ho sempre in campo, di non condividere, in quanto inesatte, alcune affermazioni che in questo momento di campagna elettorale si prestano ad essere sfruttate per altri fini che non sono quelli della risoluzione del problema della discarica della Grillaia.
Faccio riferimento in modo particolare alla tua affermazione in cui sostieni che oramai tutto dipende soltanto dalla volontà della Giunta regionale di ritirare la delibera di approvazione del progetto; come abbiamo avuto modo più volte di confrontarci, l’adozione della delibera per l’approvazione del progetto da parte della Regione era un fatto obbligato e ritirarla innescherebbe una responsabilità giuridica contabile e penale rilevante.
Io non ho nessuna intenzione di entrare nelle soluzioni che possono riguardare il problema in oggetto, quello che vorrei è che ognuno si assumesse in pieno la propria responsabilità.
Tanto è vero che nella mozione approvata dal Consiglio regionale si dice che si può arrivare anche al ritiro della delibera di fronte a proposte e progetti diversi. Pertanto, in mancanza come attualmente pare e tu dici di progetti che non sono stati messi in campo dalle Amministrazioni locali, e quindi anche da quella di Chianni, non si può richiedere il ritiro della delibera. Questo vorrebbe dire distogliere una parte del dibattito e introdurre in modo sbagliato al centro della campagna elettorale locale per la Regione il tema Chianni, tant’è che come vedi la Ceccardi ne fa subito un tema di campagna elettorale facendo affermazioni che tanto sa, non vincendo le elezioni, che non costano nulla e ancora una volta la discarica verrebbe presa a pretesto di una polemica fine a se stessa per ragioni puramente politiche.
Con stima, Renzo Macelloni
P.S.: per chiarezza, prima la Prov. di Pisa e successivamente la Regione, attraverso prescrizioni, hanno richiesto un progetto di risanamento alla Servizi Ambiente. Il progetto presentato richiedeva dagli organi della Regione soltanto una valutazione tecnica cosa che c’è stata ed è risultata positiva. Tutte le altre valutazioni, pur legittime, devono trovare soluzione altrove! La mozione in Consiglio teneva conto di questa impostazione!"
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