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Cronaca giovedì 14 ottobre 2021 ore 11:04

La finanza negli uffici della Belvedere Spa

I finanzieri hanno chiesto alcuni documenti. Il controllo a seguito di un esposto presentato un anno fa dal consigliere di opposizione Nassar



PECCIOLI — Il 6 Ottobre la Guardia di Finanza si è presentata negli uffici della Belvedere Spa chiedendo alcuni documenti. A renderlo noto sono stati il presidente dell’azienda, Silvano Crecchi, e il sindaco Renzo Macelloni. Entrambi hanno spiegato che la visita dei finanzieri fa seguito ad un esposto alla Procura presentato dal consigliere Magdi Nassar, nei confronti del quale non hanno risparmiato critiche.

"Il 26 Ottobre 2020 - ha ricordato Macelloni -, nel corso del consiglio comunale, l’attuale capogruppo dell’opposizione, il signor Nassar, in un intervento molto nervoso annunciò che aveva depositato alla Procura delle Repubblica di Pisa un esposto di ben 2000 pagine, con tanto di documenti e allegati, con il preciso intento, citiamo testualmente, di “rovinarci come amministratori e come persone”. A detta dello stesso Nassar questo fascicolo era la somma di tutti gli esposti, come fosse una summa teologica, che, in vari organismi, dalla Corte dei Conti fino all’Anac passando per altri ancora, e in vari tempi, aveva presentato proprio per mettere in discussione l’operato, la correttezza e legalità dei rapporti tra Comune di Peccioli, Belvedere spa e Fondazione Peccioliper".

Ecco che, dopo un anno, la Procura della Repubblica ha mandato la Guardia di Finanza alla Belvedere per effettuare alcune doverose verifiche. "La Belvedere è ben lieta di collaborare con gli organi competenti, nei modi e nelle forme richieste – ha commentato il presidente Crecchi -. Anzi, per quanto questa cosa sia anomala, un’opposizione che si fonda su una persecuzione giudiziaria, noi vediamo questo passaggio con grande sollievo. Finalmente potremmo riuscire a far valere anche tutte le nostre querele che, fino a oggi, abbiamo fatto e che la Procura ha declassato sempre a critiche politiche".

Per il sindaco di Peccioli si tratta di una vera resa di conti politica, attesa da tempo. "Entriamo nella fase finale dell’opposizione - ha commentato Macelloni -, un’opposizione che ha scelto una via senza sbocco. Parlando di debiti della Belvedere e di scorrettezze mai dimostrate. Avremo un Nassar che ha speso soldi per la sua battaglia ma che, ancora di più, ha fatto spendere soldi pubblici, delegando ad altri organi di controllo la sua opposizione che non riesce a sostenersi su solidi e concreti argomenti politici. Un esposto, il suo, che sarà la tomba dell’opposizione. Per quanto ci riguarda, risponderemo a tutto quello che ci sarà richiesto e in tutte le forme possibili che verranno ritenute opportune, questo per chiarire il nostro percorso".

Anche per Macelloni le 2000 pagine sono, dunque, un’occasione di trasformare quelle critiche politiche nel momento per avere giustizia delle accuse mosse in questi anni da Nassar alla Giunta, ai suoi elettori e in generale al Sistema Peccioli. 

"Pur nella convinzione che ognuno debba rispondere dei propri atti e non farsi scudo di quelli altrui - ha ricordato il primo cittadino -, nessuno ci può impedire di pensare che Nassar sia una persona che ha avuto il coraggio di chiedere, per iscritto, danni al Comune di Peccioli. Un Comune che vorrebbe amministrare. I danni sarebbero per la presunta caduta di una ghianda che, staccandosi da una quercia del giardino del Centro Polivalente, avrebbe colpito il parabrezza della sua auto. A detta di Nassar, danneggiandolo. Una ghianda dal peso di un grammo, come avrebbe potuto provocare questo danno? Dal Comune gli è stato risposto che era meglio non insistesse, a meno che questa non fosse la ghianda dell’era glaciale. Questa vicenda rende la misura del personaggio politico".

"In questo momento il Sistema Peccioli è come un’auto sportiva che viaggia forte e decisa verso il futuro - ha concluso Macelloni -. Provando a immaginarlo e realizzarlo per il bene della sua comunità e più in generale di un territorio. Una comunità al centro in questi mesi anche di palcoscenici internazionali, come quello della Biennale di Venezia. C’è qualcuno, però, che sta provando a bucare le gomme, ma nonostante i ripetuti tentativi non riuscirà a scalfirne neppure la carrozzeria. La macchina continuerà a seguire la sua strada".


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