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Attualità giovedì 05 gennaio 2017 ore 20:00

L'Unione Alta Valdera avvia il piano strutturale

I quattro sindaci dell'Unione Parco Alta Valdera

Il nuovo ente ha ricevuto 85mila euro dalla Regione. L'Unione Valdera lo aveva annunciato oltre un anno fa, ora è fuori anche Ponsacco



PECCIOLI — Un altro passo per l'Unione Parco Altavaldera, forse il più grosso. Ad appena sei mesi dalla piena operatività, il nuovo ente nato a luglio scorso dalla fuoriuscita dei Comuni di Chianni, Lajatico, Peccioli e Terricciola dall'Unione Valdera ha attivato il procedimento del piano strutturale intercomunale.

Lo scorso 29 dicembre, infatti, la giunta dell'Unione dei quattro campanili dell'Alta Valdera ha ufficialmente approvato i documenti di avvio dell'iter per il quale i Comuni hanno ricevuto 85mila euro dalla Regione Toscana e hanno attivato il procedimento amministrativo.

La nuova Unione continua a svolgere per conto dei quattro piccoli municipi i servizi che erano stati affidati precedentemente all’Unione Valdera e gestisce inoltre, in forma associata e totale, ulteriori nuovi servizi come il finanziario, la gestione delle risorse umane, l'urbanistica e l'ufficio unico di piano intercomunale, la segreteria-protocollo e il socio educativo.

"Nella predisposizione del piano strutturale intercomunale - spiegano in una nota stampa le quattro amministrazioni - si è tenuto di conto di ciò che i Comuni di Chianni, Lajatico, Peccioli e Terricciola rappresentano per il territorio circostante, ovvero il fulcro tra la Valdera e la Valdicecina, e perciò di grande importanza strategica in ambito provinciale e regionale. Da questo punto di vista emergono decisive le connessioni con il nodo infrastrutturale di Pontedera e lo storico legame con Pisa e Volterra centri a cui sono connesse numerose funzioni che vanno dal settore universitario e dell’innovazione a quello infrastrutturale sino a quello sanitario. Naturalmente - aggiungono i quattro Comuni - con tali realtà confinanti, sin dalla formazione del piano, saranno verificate azioni di coordinamento sulle scelte strategiche di carattere territoriale generale".

Per i quattro piccoli municipi, la conclusione di tale percorso iniziato tanti anni fa con l’Unione Valdera rappresenta "un elemento di grande rilevanza a dimostrazione che la realtà geografica di riferimento, per una gestione associata, è fondamentale e non può essere localizzata solo da principi amministrativi e normativi".

D'altra parte, da anni in seno all'Unione dei Comuni della Valdera - quando ancora era al massimo numero dei suoi componenti - si discute di un piano strutturale unificato e intercomunale. Risale al novembre 2016 uno degli ultimi annunci, quando il presidente Corrado Guidi insieme ad altri sindaci presentò l'ambizioso obiettivo con una conferenza stampa ad hoc.

"L'idea dell'Unione è dare a tutti le stesse opportunità, ma favorendo lo sviluppo del territorio nel rispetto delle realtà vicine ai propri confini - disse oltre un anno fa Guidi -. Il piano strutturale potrebbe essere uno strumento essenziale nella presa di coscienza d'appartenere a un territorio comune". Ora, quello che il sindaco di Bientina e presidente dell'Unione Valdera definiva come esame di laurea e obiettivo ambizioso, i quattro dell’Unione Parco Alta Valdera lo hanno raggiunto in pochi mesi "grazie - dicono - alle nostre simili peculiarità territoriali ma soprattutto grazie ad un progetto strategico definito e ben strutturato già da molto tempo, prima ancora di uscire dall’Unione Valdera".

Inoltre adesso, oltre all'uscita dei quattro municipi dell'Alta Valdera, c'è da fare i conti con la fuga di Ponsacco e i mal di pancia di Capannoli che in più a dover risolvere problematiche interne alla maggioranza deve anche considerare la posizione geografica defilata rispetto agli altri.

Chianni, Lajatico, Peccioli e Terricciola comunque, rinnovano la loro apertura ai vicini: "Alla luce di tutto questo - concludono nella loro nota i quattro - e della disponibilità già comunicata dal Comune di Volterra a coordinarsi sugli strumenti urbanistici, auspichiamo che quello che rimane dell’Unione Valdera sia in grado di risolvere le problematiche interne, da poter loro consentire la formalizzazione degli atti di avvio del procedimento amministrativo del loro piano strutturale con il quale, successivamente, potersi rapportare come Unione a quella del Parco Alta Valdera per una visione strategica generale del territorio dell’intera Valdera, che va da Pontedera a Volterra".


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