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Attualità sabato 09 maggio 2020 ore 14:24

Commemorata la morte di Impastato

Il ricordo di Peppino Impastato

Cerimonia commemorativa senza pubblico, questa mattina, davanti alla statua di Peppino Impastato nel 42esimo anniversario del suo assassinio



PONSACCO — Davanti alla statua di Peppino Impastato, in Via Melegnano nei giardini pubblici, la Sindaca di Ponsacco Francesca Brogi, lo scultore e autore dell'opera David Brogi e Don Armando Zappolini hanno ricordato e commemorato il giorno della morte di Peppino Impastato, il giornalista assassinato dalla mafia il 9 maggio 1978, all’età di soli trent’anni.

Peppino Impastato è un simbolo di legalità e giustizia – ha detto la Sindaca Brogi – un esempio importantissimo anche e soprattutto per i giovani, che deve rimanere nella memoria di tutti per sempre”.

La statua che è posizionata all’ingresso del giardino, simboleggia l’accoglienza per tutti coloro che entrano, ha detto l’autore David Brogi , e in basso, le orme dei piedi lanciano un messaggio: provate a mettervi anche voi nei piedi di Peppino che pagò con la vita il prezzo di fedeltà ai suoi ideali di giustizia, e che ha combattuto un sistema di corruzione mettendosi contro tutto e tutti, anche alla stessa sua famiglia.

Don Armando ha poi abbracciato simbolicamente tutti gli amici e i compagni di Peppino, e tutti coloro che operano nella Casa Memoria di Cinisi, che tengono vivo il ricordo e il valore di questo grande uomo.

“E’ il primo anno – ha detto Don Zappolini – dopo tantissimi, che il 9 maggio non sono a Cinisi. Ma – ha continuato il prete - anche se non ci sono fisicamente, sono laggiù con il cuore, e ci ritornerò sicuramente l’anno prossimo per una festa ancora più grande”.

Peppino non morirà, ha detto ancora Don Zappolini, ma vivrà finché resterà vivo il suo ricordo, la sua memoria, finchè ciò che Impastato è stato rimarrà nei cuori di tutti come esempio, rabbia e sogno.

La statua di Peppino Impastato che fu scolpita e donata gratuitamente al Comune di Ponsacco nel 2017 da David Brogi, attuale assessore alle politiche sociali e integrazione, subì un atto vandalico nel 2018.

Alcuni vandali le sfregiarono il volto, ma lo scultore provvide subito a ripristinarla in modo completamente gratuito.

Marcella Bitozzi
© Riproduzione riservata


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