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Attualità venerdì 10 febbraio 2023 ore 13:30

All'Utel una lezione per il Giorno del Ricordo

La sede dell'Università del tempo libero di Pontedera

Gli accadimenti legati all'esodo giuliano dalmata oggetto di una lezione in via della Stazione vecchia con i professori Bernardini e Puccini



PONTEDERA — Per spiegare il dramma delle foibe e gli avvenimenti ai confini orientali dell'Italia negli ultimi anni della seconda guerra mondiale, si terrà una lezione nella Giornata del Ricordo, istituita proprio per oggi, venerdì 10 Febbraio.

I due docenti, che alle 15,30 saranno alla sede dell'Università del tempo libero di via della Stazione vecchia, sono due figure conosciutissime del mondo scolastico pontederese: la professoressa Daniela Bernardini e il professor Luigi Puccini, entrambi ex insegnanti all'Itis "Marconi" e in pensione dal 2020. Che, insieme, hanno anche un scritto un libro sulla storia del confine orientale italiano, "Julka, ti racconto" (Edizioni Ets).

"Quello è una via di mezzo tra storia e racconto - ha commentato il professor Puccini - da tanti anni studiamo questo tema e, in questa lezione, vogliamo dare un approccio storico alla questione, che è quello per cui ci impegniamo da sempre. Del resto, il problema nelle manifestazioni che oggi vengono organizzate su questo tema è la mancanza di storici".

"La questione dei confini orientali e degli avvenimenti tra fine della seconda guerra mondiale e anni immediatamente successivi è diventato un fatto politico - ha aggiunto - il punto di partenza, per noi, è la storia dei confini: dal Settecento ai giorni nostri, passando ovviamente da quello che era il fascismo di confine, una politica di vera e propria pulizia etnica, fino agli accadimenti delle foibe".

"Per vent'anni le minoranze etniche sono state frustrate e, con la liberazione, ci sono state delle reazioni che non sono certo giustificabili, ma sono un dato di fatto - ha proseguito - per conto nostro, ovviamente, daremo numeri approvati in ambito storico, che parlano di 10 o 12mila vittime".

Fondamentale, comunque, per Puccini e Bernardini, l'indagine storica, scevra da ogni appartenenza. "Sul tema ormai si è contrapposta la politica e difficilmente si può fare chiarezza storica - ha concluso - come abbiamo sempre fatto, faremo parlare le mappe e le testimonianze di alcune persone che, nel corso degli anni, ci hanno aiutato a ricostruire questo fenomeno". 


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