Attualità venerdì 10 agosto 2018 ore 12:55
L'amministrazione saluta l'artista Trafeli

L'artista volterrano aveva 95 anni. In città aveva realizzato l'opera "Origine Vespa", posizionata in piazza della Stazione
PONTEDERA — Queste le parole di cordoglio giunte da Palazzo Stefanelli per la morte del 95enne artista:
"L'Amministrazione Comunale di Pontedera saluta commossa lo scultore volterranno Mino Trafeli uno tra i più grandi artisti del Novecento che ha lasciato a Pontedera traccia della sua creatività realizzando Origine Vespa in Piazza Unità d'Italia.
Partigiano, intellettuale, ha esordito alla Biennale di Venezia nel 1964. Il suo percorso artistico lo ha portato a sperimentare ogni forma di espressione: dalla pittura alla scultura, alla grafica, all'uso della fotografia, del video, della musica e del teatro. Fu uno dei promotori assieme a Enrico Crispolti della manifestazione di arte ambientale denominata Volterra '73 in cui gli artisti furono chiamati a progettare, incontrandosi con la città e dialogando con essa. L'incontro tra Trafeli e Pontedera avvenne nel 2006 in occasione del Cantiere Trafeli premiato dalla Regione Toscana. Si è trattato di un prestigioso riconoscimento regionale per aver creduto in una modalità di lavoro fondata sulla ricerca, sull'innovazione e sul confronto.
Cantiere Trafeli, promosso dalla Regione Toscana, dalla Provincia di Pisa, dal Comune di Pontedera, dalla Fondazione Piaggio assieme ai Comuni di Ponsacco e Lajatico, è stato un grandissimo laboratorio di progettazione e di riqualificazione urbana attraverso interventi plastico ambientale eseguiti nei territori coinvolti. Tre le opere monumentali realizzate da Mino Trafeli: Acriliconatura a Lajatico, Lunare attraversamento, rotonda di Camugliano a Ponsacco e Origine Vespa a Pontedera. Cantiere Trafeli è stato il primo Cantiere itinerante che ha saputo creare un ponte tra le diverse dinamiche di linguaggio, tra gli artisti ed i giovani, il Maestro e il pubblico, laddove l’artista diventa interprete, autore e spettatore.
Grazie Mino per aver portato, con coraggio e innovazione, l'arte fuori dai salotti e per aver apportato nella tua produzione elementi di cambiamento nel concetto stesso di arte: la scocca in alpacca, bronzo e marmo per evocare uno dei simboli maggiori del made in Italy ne è un esempio".
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