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Attualità giovedì 26 giugno 2025 ore 17:30

Aumento col freno a mano per le tariffe Tari

La sala consiliare del Comune di Pontedera

A fronte della soglia imposta da Arera del 7,52%, il Comune ha portato gli aumenti al 3,5% per le utenze domestiche e al 4% per quelle non domestiche



PONTEDERA — Contro l'aumento da 7,52% delle tariffe Tari, il Comune ha messo il freno a mano, riducendolo tanto per le utenze domestiche, quanto per quelle non domestiche. Così, alla fine, le tariffe approvate dal Consiglio comunale di Pontedera crescono rispetto al passato, ma al di sotto della soglia stabilita da Arera.

È infatti quest'ultima, l'Autorità di regolazione per energia reti e ambiente, a redigere il piano economico finanziario della Tari, ovvero il documento che definisce i costi di gestione del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti urbani. Su di esso, in un secondo momento, i Comuni intervengono per calcolare le tariffe da applicare sul proprio territorio.

"Anche grazie alla modifica del regolamento Tari e alla continua attività di contrasto all'evasione, sul territorio pontederese l'aumento per le utenze domestiche sarà del 3,5% - ha spiegato Alessandro Puccinelli, assessore all'Ambiente - si tratta di meno della metà di quanto disposto da Arera. In altri comuni l'aumento è anche superiore al 7,52%".

"Confermiamo, inoltre, le riduzioni per le utenze domestiche collegate alla tariffazione puntuale, che punta ad alleggerire le bollette per quei cittadini che differenziano di più, intervenendo sulla quota variabile - ha proseguito - inoltre, a parità di bilancio e senza ulteriori, nuove entrate, il Comune ha mantenuto anche le agevolazioni per le fasce più deboli della popolazione, introdotte già da tempo nel regolamento. Queste vengono finanziate da risorse comunali per 135mila euro, cui si sommano i 105mila euro per la riduzione legata alla tariffazione puntuale".

Le nuove tariffe, dunque, sono state approvate con il voto favorevole della maggioranza. "Nel programma elettorale dello scorso mandato del sindaco Matteo Franconi prevedeva, alla voce rifiuti, una progressiva riduzione della Tari - ha controbattuto Alessandro Brini, consigliere di Fratelli d'Italia - mi sembra che questo punto del programma non sia stato per niente centrato. Anzi: ogni anno le tariffe aumentano e ci chiediamo quali siano i vantaggi di avere una discarica sul territorio".

"Non ci si può accontentare del fatto che ci siano aumenti soltanto del 3,5%, che riguarda le utenze domestiche, mentre è del 4% per quelle non domestiche - ha concluso - non ci sembra, tra l'altro, che il servizio di raccolta dei rifiuti sia efficiente: per questo avevamo proposto di abolire il porta a porta, da sostituire con i cassonetti intelligenti".


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