Politica venerdì 21 novembre 2025 ore 17:30
Il dopo Sonia Luca, suggestioni e tempistiche

Profilo tecnico o politico? In casa Pd si riflette, ma senza fretta di intervenire. Con la prospettiva, in futuro, di poter ritoccare anche altro
PONTEDERA — Quel che è certo è che la decisione non sarà immediata. Serve tempo, anche internamente al Partito Democratico, per capire chi potrebbe sostituire Sonia Luca, ex assessora e pronta a prendere posto in Regione, dove sarà capo della segreteria di Cristina Manetti.
Già il sindaco Matteo Franconi, poco dopo l'annuncio delle deleghe distribuite dal presidente della Toscana Eugenio Giani, lo aveva detto: riflessioni in corso. Intanto, il pacchetto di competenze di Luca è stato ridistribuito tra la vicesindaca Carla Cocilova e l'assessore Alessandro Puccinelli. Per il momento, le cose restano così.
Per individuare il profilo giusto, però, alcuni paletti sono già stati fissati: potrà essere uno più tecnico, soprattutto se dovesse ereditare interamente le deleghe lasciate da Luca, alcune delle quali particolarmente ostiche sul piano giuridico e amministrativo, come quelle al Bilancio o al Personale. Se si tratterà di un profilo politico, invece, sarà senz'altro del Pd. Per esempio, l'ipotesi relativa a Elisa Morelli, capogruppo della lista civica Corri Con, sembra essere tramontata, forse perché mai neppure presa in considerazione. Occhi puntati, invece, sulle donne dem presenti in Consiglio comunale: in rigoroso ordine alfabetico, Giovanna Caridi, Simona Leggerini, Alice Paletta e Rossella Prosperi.
Il casting non è però così scontato. Perché la nuova assessora dovrebbe unirsi a un gruppo che lavora insieme da sei anni, con le sue dinamiche e i suoi tic; inoltre, dovrebbe sostituire chi, appunto, deteneva deleghe rognose, che richiedono una preparazione di un certo tipo e tanto tempo da dedicarvi. E se non c'è un vero e proprio borsino tra le consigliere comunali in quota Pd, quel che emerge è che chiamarne una in Giunta potrebbe disfare un equilibrio in Consiglio che, ai dem, piace. In breve: il lavoro di squadra visto nell'aula consiliare dall'estate dello scorso anno a oggi soddisfa il Pd. Perché cambiarlo, allora?
Dunque, salvo alcune suggestioni su altre donne che, nelle scorse elezioni comunali, si erano candidate per il Consiglio comunale nello schieramento dell'attuale maggioranza, tutto sembra essere rimandato a data da destinarsi. Addirittura, si potrebbe attendere anche un altro anno, o giù di lì: a quel punto, infatti, saremo a metà mandato e ci saranno le prime mosse per il futuro. Ovvero, il 2029, anno delle elezioni. Magari, in considerazione del post Franconi, al secondo mandato, le considerazioni sull'assetto della Giunta potranno essere estese ulteriormente.
Senz'altro, più a stretto giro, il Pd pontederese dovrà fare i conti con un'altra questione, non così slegata dalla successione di Sonia Luca. Venerdì 5 Dicembre, infatti, si terrà una riunione alla quale dovrebbe partecipare anche Vinicio Peluffo, commissario del partito provinciale pisano. Del resto, è ancora aperta la questione delle autosospensioni dopo il bailamme legato alla candidatura regionale di Luca e, com'era stato anticipato prima del voto, a cose fatte la discussione si sarebbe riaperta.
Al nocciolo della questione, come ormai da tempo, ci sarà il dualismo tra le due principali anime dem: riformisti e schleiniani. Una delle ultime spaccature, a livello regionale, si è creata a Campiglia Marittima, dove la sindaca Alberta Ticciati si è dimessa da tesoriera del Pd toscano, pare in polemica con i vertici e, quindi, il segretario Emiliano Fossi. Non di buon auspicio per il congresso pisano che, nel 2026, dovrà cercare di ricucire questo strappo sempre più largo.
Pietro Mattonai
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