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Attualità domenica 17 aprile 2022 ore 07:00

Concetta fu la prima morta civile

Durante la notte, alle due, fu caricata su un carretto e fu portata dietro al cimitero comunale dove fu coperta da forti quantità di calcina.



PONTEDERA — Il primo funerale civile di Pontedera fu quello del 19 marzo 1888. Era morta Concetta Brandani, moglie di Jesse Brandani che ventuno anni prima aveva risposto, all'età di diciassette anni, all'appello di Giuseppe Garibaldi che tenne sul piazzone un comizio per liberare Roma che era nella mani del Papa. 

Brandani era un nastraio come il padre ma non riuscì a 'aiutare' i romani e molti altri. A Pontedera fu portato più volte nelle carceri per la sua continua azione propagandistica, poi cominciò a prendere le strade del mondo come cantastorie pacifista in giro per l'intera Europa. E forse anche più lontano.

Ormai da decenni i funerali civili non scandalizzano più nessuno e i matrimoni civili hanno superato anche quelli religiosi. Ma prima del funerale civile di Concetta Brandani, nel 1858 era morto il pontederese Giuseppe Coltelli che lasciò il cattolicesimo per abbracciare il protestantesimo, sulla scia di Scipione Barsali, e durante l'agonia resistette con continui 'no' al proposto di Pontedera che cercò di riconvertirsi e prendere l'estrema unzione.

Il moribondo non ne volle sapere anche se davanti alla sua casa si era riunito un gran numero di pontederesi che volevano l'estrema unzione per il Brandani, tanto che fecero un assedio molto robusto. E a questo punto ci fu il problema di come portare il cadavere. Lo risolse il delegato di polizia che alle due di notte mandò quattro gendarmi che caricarono il morto su un carretto dove si solito di mettevano bestie morte e altro. Il morto fui portato sul campo degli ebrei, ovvero fuori dal camposanto comunale, e fu coperto interamente "da una gran quantità di calcina sulla bara per distruggere - così dice il registro parrocchiale - anche le ossa dell'eretico".

Tre funerali civili - così è riportato - furono invece celebrati a Pontedera duranti il ventennio del fascismo. Più di questo non successe altro e dopo la guerra cambiò tutto. E chi voleva il funerale civile - spesso essendosi già preparato - non successe più niente se non magari nella famiglia.


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