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Attualità martedì 26 settembre 2017 ore 12:06

Cordoglio per la morte del lavoratore alla Revet

Fabio Cerretani (foto da Fb)

La Uilm Pisa: "Le morti sul lavoro stanno nuovamente aumentando". Il consigliere regionale Salvini: "Inammissibile perdere la vita così"



PONTEDERA — Fabio Cerretani, 54 anni di Montopoli Valdarno, è morto sabato mattina dopo un incidente nell'azienda di Pontedera Revet. L'uomo è rimasto schiacciato in una pressa. Il pm di turno ha iscritto nel registro degli indagati tre persone: l'operaio che stava lavorando con Cerretani, il responsabile della sicurezza di Revet e il responsabile legale della ditta. Domani è prevista l'autopsia sul corpo di Cerretani, dopo verrà dato il via libera per i funerali.

Intanto sono arrivati messaggi di cordoglio e di richiamo a una maggiore sicurezza sui luoghi di lavoro: "È con profondo rammarico, rabbia e tristezza che la Uilm di Pisa si unisce al dolore della famiglia di Fabio scomparso tragicamente sabato scorso mentre era sul posto di lavoro. Sappiamo benissimo tutti che nessun cordoglio, nessuna giustizia è nessun risarcimento potranno riconsegnare Fabio alla sua famiglia e ai suoi cari, ma possiamo, anzi dobbiamo assolutamente chiamare tutti a fermarci e riflettere".

"Riflettere su perché queste morti annunciate - hanno ripreso da Uilm - (e non "bianche" come vengono indebitamento chiamate) siano pericolosamente aumentate esponenzialmente negli ultimi anni. Come si può leggere ovunque, nella sola Toscana dall'inizio dell'anno gli infortuni sul lavoro sono ormai purtroppo a quota 42! Più di 4 persone al mese! Di cui quest'ultimo (speriamo veramente l'ultimo) il 5° nella nostra provincia Pisana. Inaccettabile!".

"Solo pochi mesi fa - hanno sottolineato dal sindacato - il presidente dell'Inail si vantava del calo del 12 per cento degli infortuni mortali, nel 2016 siamo ad oggi invece ad un preoccupante aumento. Non esistono colori, settori, categorie né distinzione di nessun genere difronte all'importanza della salute e della vita stessa ecco perché la Uilm come sempre metterà tutte le sue forze per denunciare e chiedere a tutte le rappresentanze di settore, istituzionali, colleghi delle altre sigle sindacali, aziende del territorio, lavoratori e Lavoratrici ed Imprenditori ad organizzare una manifestazione pubblica per dire basta a questi incidenti perché crediamo che nel 21mo secolo sia inaccettabile e che tutti dovremmo concentrare le nostre forze e risorse per investire con assoluta priorità nella formazione e informazione sulla sicurezza in tutti i luoghi di lavoro. Le aziende, gli imprenditori e tutte le maestranze coinvolte in qualsiasi settore devono capire che la Sicurezza è assolutamente una priorità e che deve essere vista come un investimento primario e non come un costo o una spesa da cercare di ridurre al minimo. Chiederemo a tutte le sigle sindacali di pianificare un'iniziativa unitaria per poter far sentire le nostre ragioni, che restano e saranno ancor più incisive mirate a tutelare la salute e l'incolumità di tutti i lavoratori e lavoratrice affinché tutti a fine giornata possano tornare serenamente alle proprie case e riabbracciare i propri figli/e, mariti, mogli e cari".

Anche il consigliere regionale della Lega nord Roberto Salvini è intervenuto sul drammatico incidente: "Fatti concreti e non solo inutili parole di circostanza - ha detto Salvini - devono essere messi in campo quando si parla di sicurezza sul posto di lavoro. Il recente ultimo luttuoso caso successo alla Revet testimonia, purtroppo, come la tematica debba essere affrontata con la massima attenzione e tempestività e non diventare d’attualità solamente quando avvengono eventi luttuosi”. 

“E’ inammissibile - ha aggiunto il consigliere della Lega - che nel 2017 si debba perdere la vita durante la propria attività quotidiana lavorativa; occorre, dunque, che le Istituzioni garantiscano, sempre, equi fondi necessari, abbinati a serrati controlli nelle imprese, per far sì che tragedie come quella avvenuta giorni fa non si ripetano più. Le nostre condoglianze ai familiari della vittima ed una contemporanea pressante sollecitazione a chi di dovere perché la Toscana non debba più piangere per delle morti sul posto di lavoro".


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