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Attualità martedì 27 giugno 2023 ore 09:05
Daniele e Diletta, babbo e figlia alla maturità
52 anni lui e 19 anni lei, il diploma è una questione di famiglia: "Nonostante l'ansia, volevo chiudere un cerchio e abbiamo fatto l'esame insieme"
PONTEDERA — In casa Maccanti e Landi, a La Rotta, la maturità di quest’anno non è stata come quella di altre centinaia di migliaia di famiglie. Anzi. Perché insieme a Diletta, studentessa classe 2004 dell’Ipsia “Pacinotti” di Pontedera, a sostenere l’esame è stato anche Daniele, suo padre, tornato tra i banchi dopo 34 anni.
"Non so ancora quanto ho preso, ma sono abbastanza tranquillo, anche se ho avuto molta ansia - ha raccontato Daniele poco dopo l’orale - tornare a scuola dopo oltre 30 anni non è facile, ma sono davvero soddisfatto e orgoglioso, soprattutto per mia figlia".
Daniele, 52 anni, oggi lavora come magazziniere a Fornacette. Nonostante il lavoro, però, ha deciso di prendere il diploma che tanti anni fa non ha ottenuto. "Ho lasciato a 4 mesi dall'esame nel 1989 - ha ricordato - evidentemente, non ero maturo abbastanza. Con l’età adulta, però, si cresce e volevo chiudere un cerchio. In più, tre anni fa, mia moglie Laura si è laureata. Quest’anno, sapendo che mia figlia avrebbe affrontato l’esame, ho deciso di unirmi a lei".
E così, padre e figlia hanno percorso il viaggio della maturità insieme, in ogni momento. "Siamo andati insieme alla prima e alla seconda prova - ha aggiunto - quindi, abbiamo fatto anche gli orali nello stesso giorno. Adesso aspettiamo i risultati: Diletta prenderà più di me, perché è più brava".
"È stata una grande esperienza, ansia e preoccupazione comprese – ha concluso Daniele – inoltre, devo riconoscere che l’Ipsia di Pontedera è una scuola che dà una seconda opportunità anche a chi, come me, ne aveva bisogno: ci sono professori qualificati e capaci, insieme a una preside che non molla mai e che è sempre presente”.
Per il futuro, invece, Daniele e Diletta aspettano adesso di conoscere il voto finale e, soprattutto, di godersi un po’ di relax dopo la maratona della maturità.
Pietro Mattonai
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