Politica sabato 29 dicembre 2018 ore 16:04
"Due pesi e due misure"

Il centrodestra attacca il sindaco di Pontedera Millozzi sulla vicenda dell'autodromo mentre difende le sue scelte sul Chiesino
PONTEDERA — "Apprendiamo con soddisfazione la presa di posizione del sindaco Simone Millozzi nei confronti della ditta vincitrice dell’appalto per la costruzione della rotatoria al Chiesino", dicono Matteo Arcenni, Dino Guiggi, Matteo Bagnoli e Alessandro Rocchi, esponenti del centro destra Valdera.
"L’azienda non ha completato i
lavori e il contratto è stato risolto dal Comune. La ditta, dunque, ha
fatto ricorso in tribunale, sostenendo che le colpe del mancato
svolgimento dei lavori siano da attribuire all’amministrazione. In
questi giorni Millozzi ha comunicato che il Comune chiederà all’azienda
addirittura un risarcimento per danno d’immagine e non solo. Bravo
sindaco, siamo con te.
Hai il nostro pieno appoggio".
"Peccato, però - e qui arriva a critica del centro destra - che Millozzi non sia stato altrettanto duro e deciso
nell’ambito della diatriba per la costruzione, mai avvenuta,
dell’autodromo nella frazione di Gello.
Un botta e risposta andato avanti per anni tra il Comune e il
proprietario dei terreni su cui sarebbe dovuto sorgere l’impianto per
auto da corsa. Riteniamo che anche in questo caso il Comune possa far
riferimento al danno d’immagine, considerato il gran “polverone
mediatico” e il clima di (eterna) attesa che hanno accompagnato le
trattative per la partenza dei lavori dell’autodromo.
Il Comune aveva addirittura espropriato il terreno in questione, per
184mila euro, per poi fare i conti con il continuo temporeggiare della
famiglia per la riacquisizione dello stesso. Insomma, una matassa
burocratica che senza dubbio ha messo in discussione la credibilità
dell’amministrazione".
"In questo caso, però - continuano - da Palazzo Stefanelli sono arrivati solo silenzi.
Ben vengano le prese di posizione di Millozzi. Ma prima di tutto serve
coerenza. Il coraggio a fasi alterne è indice di un’amministrazione
confusa e schizofrenica, che in alcuni casi alza la voce, mentre in
altri nasconde la testa sotto la sabbia.
Il dubbio che la richiesta di risarcimento legata all’opera del Chiesino
sia solamente una manovra elettorale viene spontaneo. D’altronde
mostrare i muscoli a pochi mesi dalle elezioni è un bell’esercizio
“acchiappa voti”.
Ma per fortuna i Pontaderesi hanno capito con chi hanno avuto a che fare
in questi anni e come chi si propone sia la continuazione dell’attuale
amministrazione e abbia condiviso ogni scelta come le delibere di giunta
e consiglio dimostrano".
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