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Attualità giovedì 26 novembre 2020 ore 18:27

Una giornata per conoscere meglio il Parkinson

Sabato 28 novembre la Giornata nazionale per sensibilizzare su questa malattia neurodegenerativa. All'ospedale Lotti sono 700 i pazienti seguiti



PONTEDERA — Sabato 28 Novembre ricorre la Giornata nazionale Parkinson, dedicata ai pazienti e a tutte le persone che vogliono a conoscere meglio questa malattia.

All’ospedale “Lotti” di Pontedera è attivo un Ambulatorio di riferimento per le malattie neurodegenerative coordinato dal dottor Carlo Rossi, che segue oltre 700 pazienti e che ha assicurato anche durante l’emergenza Covid la continuità del servizio ambulatoriale, sia in presenza, con più di 1000 visite durante l’emergenza, sia in modalità di televisita.

L’ambulatorio, che all’interno del Dipartimento delle Specialità mediche dell’Ausl Toscana nord ovest del fa parte della struttura di Neurologia - Area patologie cerebro e cardiovascolari diretta dal dottor Renato Galli, può essere contattato per informazioni al numero di telefono 0587 273281 (dopo le ore 11) o via email all’indirizzo neurologiapontedera@uslnordovest.toscana.it.

Da Ausl hanno spiegato: "Il Parkinson è una malattia neurodegenerativa causata dalla progressiva morte dei neuroni dopaminergici che determina la comparsa di tremore, rigidità e lentezza nei movimenti. È stato dimostrato che i sintomi iniziano a manifestarsi quando sono andati perduti circa il 50-60% di tali neuroni. In Italia i malati di Parkinson sono circa 300mila, con lieve prevalenza nel sesso maschile, e con età d’esordio compresa fra i 58 e i 60 anni e con aumento della prevalenza con l’aumentare dell’età. Circa il 5% dei pazienti può presentare un esordio giovanile, tra i 21 ed i 40 anni".

"I sintomi della malattia - hanno aggiunto dall'azienda sanitaria - non sono tuttavia solo motori ma coinvolgono spesso anche altri sistemi neurologici, con la comparsa di sintomi non motori (iposmia, cioè diminuita capacità di percepire in toto o in parte gli odori, disturbi dell’umore, del sonno o della sfera cognitiva) ma anche non neurologici (con disturbi gastroenterici o genitourinari). La presenza dei sintomi non motori è spesso trascurata e non riconosciuta causando tuttavia un aumento di morbilità, dipendenza, istituzionalizzazione e di costi sociali. Per questo motivo, la sua complessità richiede una gestione specialistica, con al centro la regia di un neurologo esperto in disturbi del movimento. Tale aspetto si è reso ancor più evidente durante l’attuale emergenza pandemica viste le difficoltà organizzative sul piano della riabilitazione e sull’accesso alle cure".


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