Granata, "Contro l'Ascoli i punti valgono doppio"

Sfida per la salvezza contro i marchigiani di Mimmo Di Carlo: con una vittoria il Pontedera potrebbe davvero chiudere il discorso e guardare in alto

PONTEDERA — Un punto divide Pontedera e Ascoli, che si sfidano nel pomeriggio di oggi, sabato 22 Marzo alle 17,30 allo stadio "Mannucci". E a questo punto della stagione, con una salvezza ancora da conquistare, la sfida vale tantissimo.

Granata e bianconeri, infatti, sono nel "limbo" tra playout e playoff, con l'obiettivo per entrambe di allontanarsi velocemente dai primi e accodarsi ai secondi. "Siamo consapevoli che dobbiamo ancora fare punti per raggiungere il nostro obiettivo - ha detto mister Leonardo Menichini - l'Ascoli è una squadra costruita per fare un altro tipo di campionato, ma classifica alla mano si tratta di uno scontro diretto e questa è una ragione in più per cercare di vincere la partita".

A poche giornate dalla fine, ogni risultato può fare la differenza "Sul finire del campionato, si sa, i punti pesano doppio e anche le prestazioni dei giocatori vengono ricordate maggiormente - ha continuato il tecnico granata - per cui dobbiamo alzare il livello sia come singoli che come collettivo".

"Affrontare l'Ascoli per me è sempre speciale - ha poi aggiunto Menichini - la mente va subito a mister Carlo Mazzone, che lì e non solo ha fatto la storia. Tolta questa partita, auguro loro il meglio possibile".

E dall'altra parte c'è un altro allenatore di grande esperienza, anche in Serie A. Ovvero, Mimmo Di Carlo, che suona la carica per i marchigiani. "Il Pontedera è una squadra fisica che corre, ha giovani interessanti, l’anno scorso è arrivato ai playoff e quest’anno si sta ripetendo - ha commentato - all’andata i nostri avversari disputarono una buona gara anche se meritavamo noi di vincere. Hanno due attaccanti forti e i terzini che spingono molto, quindi dovremo correre come loro e mettere in campo la qualità se vogliamo portare punti a casa. La determinazione e l’atteggiamento che dobbiamo avere devono essere quelli di una squadra che sa soffrire e che vuole vincere le partite".

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