Attualità lunedì 21 ottobre 2024 ore 13:00
Housing First e Stazione di Posta, "Contro la marginalità"

I due progetti della Società della Salute sono finanziati con le risorse del Pnrr e mirano a fornire accoglienza e servizi per le fragilità
PONTEDERA — I lavori sulle strutture interessate cominceranno tra la fine dell'anno e i primi mesi del 2025. Intanto, però, l'avviso di co-progettazione della Società della Salute ha raccolto le candidature degli enti del Terzo settore che intendono occuparsi dell'Housing First e della Stazione di Posta. In entrambi i casi, si tratta di progetti finanziati da risorse del Pnrr.
"Sono due progetti che prenderanno vita nei prossimi mesi e che si occupano delle marginalità - ha spiegato la vicesindaca Carla Cocilova, che ha la delega per le Politiche sociali - per entrambi saranno presenti degli operatori, che si occuperanno di una serie di attività, da quelle riguardanti l'autonomia abitativa a quelle per la presa in carico delle persone".
Il primo dei due progetti, quello dell'Housing First, riguarda l'edificio di proprietà del Comune in via San Martino di Sotto, alla Rotta. Qui, grazie a 210mila euro, le persone senza una fissa dimora potranno trovare dei servizi come una cucina, dei bagni con docce e una lavanderia.
Per quanto riguarda, invece, la Stazione di Posta, questa troverà casa al piano terra dell'immobile di via Tosco Romagnola dove attualmente ha sede la Croce Rossa Italiana. "Sarà uno spazio pensato per l'accoglienza di persone ad alta marginalità, senza fissa dimora - ha precisato Cocilova - una sorta di servizio diurno, anche con alcuni posti letto, ma non sarà un vero proprio dormitorio".
Come detto, però, per i due immobili occorrerà prima concludere dei lavori di ristrutturazione, fondamentali per garantire le attività all'interno. "Nel frattempo - ha proseguito - la nostra intenzione era quella di mettere in campo delle attività ponte, in modo da prendere i contatti con le persone che potrebbero essere coinvolte".
"L'obiettivo - ha concluso la vicesindaca - è quello di lavorare per ridurre alcune problematiche legate al decoro urbano in alcuni quartieri della città, offrendo servizi e accoglienza. Stiamo parlando, ovviamente, di un'azione mirata al lungo periodo, ma che fa parte di una visione complessiva della città, non limitata a singole misure".
Pietro Mattonai
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