Questo sito contribuisce alla audience di 
QUI quotidiano online.  
Percorso semplificato Aggiornato alle 13:45 METEO:PONTEDERA16°  QuiNews.net
Qui News valdera, Cronaca, Sport, Notizie Locali valdera
venerdì 19 aprile 2024
Tutti i titoli:
corriere tv
Cosa ha detto Bonelli su Salis prima di ufficializzare la candidatura

Attualità domenica 20 marzo 2022 ore 07:00

​L'attentato al fratello del sindaco

Nei primi di marzo del 1898 a Pontedera ci furono scioperi, l'attentato al fratello del sindaco e la morte di un tredicenne



PONTEDERA — Passò alla storia e fu definito "della fame" il grande sciopero di Pontedera col popolo che chiedeva il taglio del prezzo dell'allora principale alimento. Il pane. Ne nacquero tumulti continui e accaddero due avvenimenti tragici: il grave ferimento del fratello del sindaco e la morte di un ragazzo con una fucilata da parte delle guardie che tenevano 'a frenò' i popolani. Il tutto mentre gli anarchici e i socialisti stavano nascendo sempre di più.

In quegli anni il sindaco di Pontedera era l' industriale cavalier Emilio Morini. I Morini erano proprietari del grande palazzo del piazzone sul lato Era, tuttora presente, e della fabbrica tessile che si estendeva fino alla linea ferroviaria con la stazione non ancora trasferita dove è oggi. Per salire sui binari bisognava spingere i cavalli che trasportavano vari generi e proprio sulla salitella mori il figlio del trasportatore cadendo per le bizzarrie del cavallo.

I lavoratori della Morini erano circa 400, in gran parte donne mentre i fratelli Morini facevano parte della grande borghesia ottocentesca pontederese. E di queste aziende si parlava come "La Mancester della Toscana".

Amerigo era il fratello del sindaco Emilio. Fu assalito, picchiato e ferito a sangue dagli 'agitatori' e rischiò la morte. Sciopero e clima nel cui ambito sono da ricondurre all'attentato le fucilate dell'esercito in piazza Cavour che uccisero il tredicenne Corrado Gambaccini.

Pontedera non era e non è una grande città, ma a Milano, sempre i quei giorni, molti soldati di tutti i ranghi al comando del generale Bava Beccaris provocarono 80 morti e 460 feriti.

Il sindaco Emilio Morini e gli altri della giunta comunale e della 'Pontedera bene' emanarono un ordine del giorno con frasi molto forti: "Ritenuto che l'attentato commesso ieri sera (6 marzo) ha una gravità eccezionale perché dimostra che all'infuori di rancori personali e di eccitamento momentaneo si tende a colpire il cittadino unicamente per brutale malvagità e per spargere sangue... la giunta deplorando all'unanimità questa situazione nutre piena fiducia che vengano adottati dalle competente autorità provvedimenti atti a tranquillizzare la cittadinanza e dare ai cittadini maggiore sicurezza personale" .


Se vuoi leggere le notizie principali della Toscana iscriviti alla Newsletter QUInews - ToscanaMedia. Arriva gratis tutti i giorni alle 20:00 direttamente nella tua casella di posta.
Basta cliccare QUI

Ti potrebbe interessare anche:

Tag
Iscriviti alla newsletter QUInews ToscanaMedia ed ogni sera riceverai gratis le notizie principali del giorno
L'articolo di ieri più letto
Gli appassionati di tutto il mondo in centro città scoprono la culla della Vespa: lunghissime file per la registrazione al Vespa Village
Offerte lavoro Toscana Programmazione Cinema Farmacie di turno

Qui Blog di Federica Giusti

QUI Condoglianze



Ultimi articoli Vedi tutti

Cronaca

Attualità

Attualità

Attualità