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Elezioni 2020 sabato 22 agosto 2020 ore 13:17
Lettera di Nardini a Salvini, replica la Lega
Risposta del commissario Lega Pontedera Giorgio Petralli e del candidato al consiglio regionale Pericle Tecce su richiesta di Matteo Salvini
PONTEDERA — "Il Segretario Federale della Lega, Matteo Salvini, ha incaricato i rappresentanti locali per rispondere alla lettera della Nardini" scrivono Giorgio Petralli e Pericle Tecce, rispettivamente commissario Lega Pontedera e candidato al consiglio regionale per la Lega Salvini Premier, annunciando la replica alla lettera che Alessandra Nardini, consigliera regionale del Pd, ha consegnato personalmente nelle mani del leader del Carroccio.
Petralli e Tecce ammettono di aver provato "sconcerto" e "stupore nel vederla in fila insieme a tutti coloro che volevano farsi un selfie con il nostro capitano Matteo Salvini e abbiamo pensato che anche lei in cerca estrema di visibilità si fosse messa in coda a tale scopo". E sulla lettera minimizzano: "Per essere tale andrebbe firmata altrimenti rimane come infatti è un mero volantino di propaganda elettorale", essendo per loro "solo una provocazione alla quale noi le abbiamo risposto con un sorriso ed un saluto come è nostra abitudine".
Riguardo al contenuto della lettera, Petralli e Tecce evidenziano un "attacco becero alla Sanità Lombarda senza il minimo rispetto per le vittime che ci sono state", come "non poteva mancare poi la questione dei 49 milioni "spariti", e qui le ricordo ma ne è a conoscenza, che tale cifra corrisponde alla pena, sproporzionata, comminata al soggetto politico Lega Nord, e che l'effettivo ammanco è di almeno 10 volte inferiore".
"Perché non ci dice dove sono finiti i 400!! milioni di euro della Asl di Massa? - contrattaccano dalla Lega -. E dei 7 milioni per i ventilatori mai arrivati?? E delle decine di milioni di euro spesi per mascherine prodotte poi si è saputo in fabbriche di cinesi in mezzo a topi e sporcizia? Ci risponde o vuole che le consegniamo una lettera firmata?"
Sulla candidatura di Susanna Ceccardi, infine, Petralli e Tecce ribadiscono che la scelta è stata "fin troppo semplice" trattandosi di una "campionessa indiscussa di vittorie elettorali".
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