Attualità martedì 02 febbraio 2021 ore 10:00
Lotteria degli scontrini, critiche dagli esercenti
I rappresentanti del mondo del commercio della Valdera criticano i nuovi provvedimenti:"Lo Stato pensi ai ristori e agli aiuti"
PONTEDERA — E' partita ieri la cosiddetta "Lotteria degli scontrini", una delle misure pensate dal Governo per incentivare gli acquisti e renderli tracciabili.
Dal primo febbraio gli acquisti di beni e servizi di almeno 1 euro pagati con strumenti elettronici presso esercenti che trasmettono telematicamente i corrispettivi potranno generare biglietti virtuali validi per partecipare alla prima estrazione, che avverrà nel mese di Marzo.
Una iniziativa accolta in maniera critica dagli esercenti della Valdera.
Mickey Condelli, presidente di Confcommercio Pontedera reagisce negativamente: “Viviamo tra difficoltà incredibili e il Governo invece di occuparsi di sostenere le imprese che lavorano si preoccupa della lotteria degli scontrini. Io personalmente non ho aderito all'iniziativa, e come me molti altri colleghi, con la Toscana capofila delle non adesioni, visto che tutte le nostre energie sono impegnate a cercare di andare avanti al meglio e di sopravvivere, ad acquistare la merce, a pagare gli stipendi, le tasse le bollette, tutte cose che nessuno ci ha tolto. Purtroppo chi governa non ha alcuna idea delle difficoltà che noi imprenditori dobbiamo superare ogni giorno, senza una straccio di aiuto e con la spada di damocle di nuove restrizioni e chiusure”.
“A fronte di appena 10 miliardi di ristori erogati, le imprese hanno acceso prestiti per 128 miliardi di euro” - sottolinea il presidente di Confcommercio Pontedera - “A dimostrazione del fatto che il contributo dello Stato alle imprese è oggettivamente minimale. E adesso, in piena emergenza, ci chiedono di spendere altre centinaia di euro per aderire alla lotteria degli scontrini, con una parte dei già nostri magri incassi che ritornano alle banche sotto forma di commissioni. Francamente, tutto questo è inaccettabile, così come è vergognosa la minaccia di segnalazioni all'Agenzia delle Entrate in caso di non adesione. L'ennesima conferma del fatto che la libera impresa è una utopia e che lo Stato continua a trattarci non da cittadini, ma da sudditi”.
Critico anche Luca Sardelli, presidente di Confesercenti:"In relazione all'argomento trattato lotteria degli scontrini mi preme sottolineare che ci sarebbero tantissime altre priorità tra cui quella dei Ristori alle imprese che ancora stanno aspettando e che sono in grossissima sofferenza, invece lo stato che cosa fa?"
"Aggiungere una nuova tassa e imposta è un nuovo obbligo a cura e spese degli esercenti", spiega Sardelli. "Infatti, per realizzare la lotteria degli scontrini bisogna intervenire sui registratori di cassa e anche in questo caso è l'esercente che già non sa come pagare bollette, luce, acqua e affitto a doversi accollare l'onere della spesa dell'adeguamento del registratore di cassa. Noi abbiamo parlato anche con i nostri associati e diverse persone, un po' per difficoltà economiche un po' per tempistiche non sono ancora pronte"
"Alcuni hanno proprio intenzione di non aderire alla lotteria degli scontrini. Come sempre, su delle disposizioni dello Stato, chi ne fa le spese, sono gli esercenti e riterrei giusto è opportuno che, se lo Stato mi obbliga a fare una cosa, si impegni anche sotto il profilo economico a pagare gli adeguamenti.
"Ripeto - conclude Sardelli - secondo me in questo momento andrebbero aiutate le imprese e non aggiungere un ulteriore costo. In questo modo si creerà un ulteriore squilibrio tra i piccoli negozi e la grande distribuzione che sicuramente non avrà problemi a aderire alla lotteria degli scontrini in quanto per loro è solo una goccia del mare mentre per i piccoli esercenti e attività di vicinato è un ulteriore mazzata che viene inferta".
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