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Attualità giovedì 10 agosto 2017 ore 10:45

"Nei gruppi Fb ci vorrebbero moderatori preparati"

Pontedera (foto di Piero Frassi)

Una cittadina ha scritto una lettera commentando ciò che accade sui gruppi cittadini: "Quando si alimenta l'odio l'amministrazione deve intervenire"



PONTEDERA — Pubblichiamo una lettera di una cittadina pontederese che preferisce rimanere anonima ma che ha voluto commentare ciò che accade ogni giorno sui gruppi Fb cittadini.

"Cara redazione di Qui news Valdera, la mia lettera è quella di una persona che ha sempre abitato a Pontedera, in diverse zone della città.

Seguo, o meglio seguivo fino a qualche giorno fa, i commenti su Fb dei fatti che accadono a Pontedera, da quel povero ragazzo che è morto sotto al treno, alla vicenda della fioraia, passando per il cittadino che ha sfondato il portone del Comune.

A mio parere, e come ho avuto modo di leggere nei commenti di alcuni utenti, pagine che si rifanno ad una identità territoriale così definita e che giocano, senza neanche strizzare troppo l'occhio, alla nostalgia per i bei tempi passati (quali poi?) hanno il solo risultato di creare odio e alimentare una certa superiorità storico culturale. Per farla sintetica: questi gruppi sono destinati a finire in una certa zona politica, quella che oggi si rifà a movimenti populisti

Per usare una metafora questi gruppi somigliano sempre di più a territori di caccia per consensi politiciSecondo me non sono affatto realtà innocue. Amplificano il disagio, sono vere e proprie armi sociali

Tutte queste pagine dei paesi, penso alla situazione di Ponsacco e del Brichotel, sono ormai criptofascisteUna parte politica, diciamo le forze democratiche, è ferma e non riesce a contrastare (o forse a rendersi conto di quanto questo odio via web si riversi sulla vita reale) lasciando in pasto a qualcun altro la gestione di questi gruppi

Serve più consapevolezza, servono amministratori delle pagine più responsabili e preparati, non è un gioco. Ci sono in ballo diecimila persone. 

Mi domando se sia possibile da parte delle istituzioni intervenire, formando persone che possano gestire pagine come quella di "Sei di Pontedera se" che vede tra l'altro tra gli amministratori il consigliere comunale Eugenio Leone. 

Anche nell'ultimo caso, quello del portone sfondato in Comune, il sindaco Millozzi ha parlato di campagna d'odio che si alimenta sui social.

Se è lì che si alimenta l'odio è lì che un'amministrazione deve agire. Una soluzione potrebbe essere quella, ok rischiosa, di una verifica a monte. Uno non può pubblicare direttamente un post ma deve essere filtrato per verificarne la veridicità. In sostanza non si possono postare notizie false. So che in altri gruppi cittadini, non credo in Valdera, accade. Accade nel gruppo di Pisa, dove ci sono quasi 11mila iscritti.

Le istituzioni potrebbero convocare degli esperti? Il problema della moderazione dei commenti non è terra sconosciuta, i giornali nazionali e mondiali ci combattono da anni e hanno messo in piedi strategie che limitano la degenerazione.

Migliorebbe la situazione? Non lo so, sarebbe di sicuro un altro punto di vista. Come diceva un regista tedesco "ciò che non capiamo dobbiamo almeno descriverlo".



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