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Lavoro venerdì 07 aprile 2017 ore 12:20

Gli operai Piaggio bloccano il magazzino

Lo sciopero davanti al magazzino Piaggio

Lo sciopero di Usb è iniziato questa mattina davanti ai cancelli del deposito ricambi in via bachir Syr Diagne Bass. Proseguirà fino a sabato



PONTEDERA — La bandiera di Usb, Unione sindacale di base, sventola di fronte alla sagoma blu del magazzino ricambi Piaggio, da stamattina teatro dell'ennesima protesta organizzata dagli operai del sindacato.

Stavolta ad alzare i toni sono soprattutto i Ptv, ovvero i part-time a contratto verticale, che sostengono di non vedere un soldo da 5 mesi.

"Il nostro contratto prevede 7 mesi di lavoro - spiega Alessandra Benvenuti - e molti di noi si aspettavano d'essere trasformati a 12 mesi dopo la firma della mobilità, ma le cose sono andate diversamente". Benvenuti entra nei dettagli: "C'era stato detto che 180 operai sarebbero usciti e di conseguenza 54 part-time verticali avrebbero goduto della trasformazione contrattuale. In realtà solo 8 di questi 54 ne hanno beneficiato".

"A differenza di quanto sostenuto - aggiunge Benvenuti - la mobilità comporta una perdita di salario. Ad oggi ci troviamo in una condizione non sostenibile. Chiediamo un piano di trasformazione serio. Ci sentiamo usati come una merce di scambio, senza sapere cosa ne sarà del nostro futuro".

E il futuro preoccupa anche Simone Selmi: il rappresentante di Usb non vede di buon occhio le recenti dichiarazioni del presidente Colaninno: "Questo visione della fabbrica 4.0, robotizzata, dovrebbe essere accompagnata da un piano preciso che tuteli l'occupazione sul territorio. Noi non siamo contro la robotizzazione in sé - specifica Selmi - ma vorremmo maggiore attenzione sulle ricadute occupazionali che l'innovazione, sebbene necessaria, potrebbe avere sul tessuto sociale della Valdera, già duramente provato".

La protesta davanti al magazzino è simbolica: "Qua arrivano gli scooter montati all'estero - spiega Selmi. - Proseguiremo fino alle 6 di sabato mattina. E' solo un capitolo della nostra battaglia per ottenere risposte soddisfacenti".


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