Cronaca mercoledì 04 gennaio 2017 ore 18:20
Resta in manette il giovane della casa famiglia

Dopo il fermo e le cure in ospedale, il 18enne che nella notte ha aggredito operatori sociali e carabinieri è stato arrestato per lesioni e resistenza
PONTEDERA — E' finito in manette il giovane di 18 anni, ospite dell'appartamento dedicato all'autonomia dei neo maggiorenni in via Colombo, che nella notte scorsa ha dato in escandescenze e ha aggredito prima due operatori sociali e poi due carabinieri.
Il ragazzo di origini senegalesi, da diverso tempo ospite della struttura ma senza alcun precedente penale, è stato portato a Cisanello per essere sedato e medicato, poi è stato condotto in carcere. L'aggressore è accusato di lesioni personali dolose e resistenza a pubblico ufficiale.
Gli operatori della struttura hanno raccontato che il giovane ha avuto una vera e propria crisi che lo ha portato a comportamenti aggressivi nei confronti di chiunque abbia tentato di calmarlo. La brutta notte all'interno della casa famiglia si è compiuta in due atti, prima in nottata con l'aggressione al responsabile della comunità e a un altro operatore e poi all'alba con la furiosa rissa con i carabinieri intervenuti sul posto.
Il sindaco Simone Millozzi in giornata ha espresso vicinanza e solidarietà agli educatori e ai militari rimasti feriti, ha condannato il comportamento del ragazzo ma ha anche voluto ribadire la bontà dell'operato della struttura che da anni fornisce un supporto a minorenni e neo maggiorenni in stato di difficoltà o disagio familiare, italiani e non.
Sui social, mentre la dinamica dell'accaduto si faceva più dettagliata, si sono scatenate diverse polemiche.
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