Attualità domenica 24 maggio 2020 ore 07:00
Riapre la sarta che chiuse per prima

Il negozio di via Montanara passò da una cinese a una italiana che non aspettò l'ordine della quarantena obbligatoria per abbassare la saracinesca. Il problema dell'ex Omni.
PONTEDERA — Qualcuno si ricorda 'chi' fu la prima attività cittadina a chiudere per il coronavirus prima che il 10 marzo arrivasse l'obbligo della quarantena? Fu la sartoria Lisa di via Montanara (dove c'è un'altra quasi storica sartoria italianissima e pontederesissima) a due passi dal Corso, che una cinese aveva da poco ceduta a una italiana.
La quale abbassò prima di tutti la saracinesca dove affisse un piccolo messaggio scritto a mano nel quale annunciava, appunto, la chiusura temporanea con l'arrivederci a quando sarebbe passato il periodo virale. Ebbene, la sarta ha ora segnalato con un messaggio ancora più conciso che riaprirà lunedì I° giugno. Dalla chiusura alla riapertura stanno dunque per passare più o meno 3 mesi, con nel frattempo la quarantena per tutti, poi le riapertura scaglionate e quelle annunciate. E ora, con i negozi quasi tutti in attività, il Corso e Piazzone, i due maggiori centri della 'movida' pontederese, sono da giorni 'pieni' gente che passeggia o siede sulle panchine o ai tavolini dei locali.
Spostandoci in via Roma, il proprietario ha nuovamente confermato che non riaprirà la sua storica cecineria-pizzeria -1936, l'anno, ricordiamolo ancora, dell'Italia che conquistò l'impero con la vittoriosa guerra dell' Etiopia dell' imperatore Negus Aile Selassie - che sta però ripulendo in vista di cessione. Mentre dopo la prima decisione di chiusura ha riaperto la barberia del Corso al piano terra di Palazzo Stefanelli i cui gestori avevano abbassato la saracinesca per poi rialzarla e proseguire in attesa, magari, di un passaggio di proprietà.
Per chi vive il cuore della città si annuncia per fine mese la chiusura del bravissimo e sereno calzolaio di via Guerrazzi, chiusura dovuta all'età, mentre fra le novità dei questo fine settimana c'è anche il ritorno delle messe festive e prefestive dopo quelle feriali di tutta la settimana passata.
La brutta notizia è invece la chiusura del bell'edificio scolastico ex Omni, per tutti 'la maternità', nato in epoca fascista come Opera Nazionale Maternità e Infanzia realizzata per assistere le ragazze madri e i loro figli. Ora c'è un' inaspettata e improvvisa chiusura perché l'edificio è stato giudicato a rischio, per cui il comune sta cercando in fretta e furia un'altra sistemazione per portarvi i bambini. Ma che ci riesca entro settembre appare difficile.
Mario Mannucci
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