Sicurezza, "Serve un tavolo di confronto"

PONTEDERA — La classifica sulla criminalità, stilata nei giorni scorsi da Il Sole 24 Ore, non sorride alla provincia di Pisa: 18esima su 106 province, tra le meno sicure d'Italia secondo i criteri selezionati dal giornale economico.

Uno spunto che, per Fratelli d'Italia Pontedera, ha rappresentato l'occasione giusta per lanciare l'idea di un tavolo bipartisan per affrontare il tema e proporre soluzioni. "La nostra provincia si conferma una delle aree più colpite da reati, con un preoccupante primato per i furti in abitazione - hanno spiegato - sono numeri che evidenziano un’emergenza sicurezza che denunciamo da anni qui a Pontedera. La sicurezza non si garantisce solo chiedendo al Prefetto un aumento delle forze dell’ordine, ma si costruisce anche sottraendo alla criminalità gli spazi in cui oggi prospera, attraverso una concreta politica di riqualificazione urbana".

"Questi spazi, anziché rimanere abbandonati al degrado, dovrebbero essere affidati a privati, associazioni ed enti del Terzo Settore, sviluppando soluzioni condivise che permettano ai quartieri di rinascere - hanno aggiunto - inoltre, è essenziale mettere in campo politiche di integrazione, in grado di sottrarre alle reti criminali quei cittadini stranieri che spesso vengono sfruttati come manodopera per attività illecite. Politiche completamente assenti a Pontedera".

Dunque, com'era già avvenuto in passato, la sezione cittadina del partito di Giorgia Meloni chiede l'istituzione di un tavolo per la sicurezza e la riqualificazione urbana. "Questo tavolo coinvolgerebbe istituzioni locali, forze dell'ordine, associazioni, enti del Terzo Settore e realtà imprenditoriali - hanno puntualizzato - al fine di mettere in campo azioni concrete e condivise per garantire una maggiore sicurezza e restituire decoro alla città".

"Siamo pronti a condividere le proposte avanzate durante la campagna elettorale e a superare le differenze ideologiche - hanno concluso - invitiamo l’amministrazione del sindaco Matteo Franconi a fare lo stesso. Anche il premier laburista britannico Keir Starmer ha recentemente riconosciuto il valore delle politiche di contenimento dei migranti del Governo Meloni: la sicurezza non può essere gestita con soluzioni parziali o temporanee".

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