Cronaca martedì 07 gennaio 2014 ore 16:52
Acqua: presentato il ricorso contro la restituzione truffa
La decisione dell'Aeeg non piace ai Movimenti per l'acqua. Le partecipate restituiranno 6milioni di euro ma il prelievo era stato di 180milioni
VALDERA — Lo avevano annunciato prima dell'Epifania e lo hanno fatto. Il Forum toscano dei movimenti per l'Acqua ha depositato al tribunale regionale amministrativo della Toscana un ricorso contro la restituzione truffa, - come loro stessi la hanno definita - dei soldi che i cittadini hanno continuato a pagare anche dopo il referendum per l'acqua pubblica del 2011, per la remunerazione del capitale investito dai soci privati della varie aziende partecipate per la gestione idrica in Toscana. La cifra da restituire è stata fissata all'autorità per l'Energia elettrica e il Gas (Aeeg) che per il i cittadini della Valdera dove il servizio idrico è fornito da Acque spa ha fissato la restituzione in 4 euro e 55 centesimi.
Il ricorso è stato presentato oggi, (martedì 7 gennaio), dall’avvocato Sandro Ponziani ed è stato sottoscritto oltre che dal Forum stesso, dal Comitato Acqua Pubblica di Arezzo e da cittadini di tutti gli ex ATO toscani, valido quindi per tutte le gestioni della regione ovvero Acque Spa, Acquedotto Fiora Spa, Asa Spa, Gaia Spa, Nuove acque Spa e Publiacqua Spa.
“L'auspicio
– dicono gli attivisti del Forum - è che la politica e
amministrazioni locali decidano finalmente di fare la loro parte, nel
rispetto e a sostegno del bene comune e non si facciano superare
ancora una volta dalla magistratura nella tutela dei diritti dei
cittadini.
“L’Aeeg – continuano dal Forum Toscano - ha infatti recentemente
approvato la restituzione-truffa della remunerazione del capitale
investito, nelle bollette dell'acqua dei cittadini toscani. La
convalida degli amministratori rappresenta un’ulteriore presa in
giro della volontà popolare, espressa con il referendum del 2011: i
profitti dovevano scomparire dalle tariffe e prima ancora dalla
gestione del servizio idrico. Il
decreto sulla restituzione (n.111 del 23 ottobre 2013) è stato
emanato dal direttore generale dell’Autorità Idrica Toscana che,
non solo ha ignorato il chiaro e deciso pronunciamento dei cittadini,
ma si è arrogato il potere di una decisione che spettava piuttosto
alle amministrazioni comunali, anche stavolta inermi spettatrici di
un atto ingiusto e vessatorio. Si è lasciato dunque che un
tecnocrate, imposto dalla legge regionale, agisse di nuovo
nell'interesse esclusivo di chi specula sull'acqua.
Insomma i cittadini dei movimenti per l'acqua pubblica non sentono ragioni e sono pronti a dare battaglia anche in sede legale e politica, tanto che aggiungo “Vogliamo ricordare che anche nel 2012 i soci nella gestione dell’acqua in Toscana si sono distribuiti lauti profitti e che la voce della remunerazione del capitale investito viene retroattivamente reinserita sotto forma di calcolo forfettario degli oneri finanziari e fiscali, millantato come recupero dei costi suddetti”.
La
restituzione dunque è calcolata illegittimamente, grazie alla
retroattività del metodo tariffario transitorio dal gennaio 2012,
solo per il periodo che va da 21 luglio al 31 dicembre 2011. Ma se le
funzioni dell'Aeeg decorrono a partire dal 2012, per quale motivo si
agisce anche sulle tariffe del 2011 sulle quali non si ha competenza
e in violazione della sentenza della Corte Costituzionale che in sede
di ammissione referendaria ha definito la normativa residua (legge
Galli ndr) all'eliminazione della remunerazione immediatamente
applicabile?
Ma la presa di giro nei confronti dei cittadini
non si ferma infatti come spiegano i membri del forum dall'importo
della restituzione vengono detratte le imposte pagate dai gestori
dell'acqua, su quegli stessi utili che dovrebbero rimborsare. “Al
comune cittadino – concludono gli esponenti del movimento per
l'acqua pubblica - non viene perdonato niente, ed è pure costretto a
pagare le tasse per gli altri. Così, a fronte dei circa 180 milioni
di euro che si sarebbero dovuti rimborsare (dal 21 luglio 2011 ad
oggi), ai cittadini toscani toccheranno solo pochi spiccioli, cioè
meno di 6 milioni. La cifra più alta è prevista dal gestore
Publiacqua, ben 5,36 euro ad utente; quella più ridicola,
dall’Acquedotto Fiora, 0,37 centesimi”.
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