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Cronaca martedì 14 maggio 2013 ore 08:50

Sfratti per morosità arriva l'aiuto dell'Unione dei Comuni



Con il contributo regionale stanziato da una delibera dell'assessore Allocca, l'Unione Valdera, aiuterà le famiglie

Valdera - Fino al 14 giugno è possibile presentare domanda all’Unione dei Comuni della Valdera per ottenere contributi per famiglie in difficoltà economica colpite da provvedimenti di sfratto per morosità. La giunta ha infatti approvato lo schema di avviso pubblico per l’accesso ai “Contributi per la prevenzione degli sfratti per morosità”, così come stabilito da una delibera regionale, che stanzia per i Comuni del Lode pisano circa 243mila euro. Per questo motivo dall’Unione raccomandano di rivolgersi quanto prima ad un sindacato degli inquilini per l’aiuto nella compilazione della domanda e di acquisire quanto prima la documentazione necessaria in copia: il contratto di locazione, l’intimazione di sfratto per morosità, la sentenza di sfratto successiva all’intimazione, qualora ci sia già stata, la convalida di sfratto e documentazione comprovante le condizioni soggettive. Le condizioni soggettive che consentono di accedere agli aiuti sono la perdita o sensibile diminuzione della capacità reddituale dovuta al peggioramento della situazione economica generale, per almeno uno dei componenti del nucleo familiare residente nell’alloggio, determinata da uno dei seguenti eventi: essere un lavoratore dipendente, autonomo o precario colpito dagli effetti della crisi economica, con conseguente riduzione della capacità reddituale per un evento quale licenziamento, ad esclusione di quello per giusta causa, di quello per giustificato motivo soggettivo e ad esclusione delle dimissioni volontarie, tranne nel caso in cui per lungo tempo non si sia percepito il reddito. Inoltre tra le cause che danno accesso al contributo vi sono accordi aziendali o sindacali con riduzione dell’orario di lavoro, cassa integrazione ordinaria, straordinaria o in deroga, collocazione in stato di mobilità, mancato rinnovo di contratti a termine o di lavoro atipico, cessazione di attività libero professionali o di imprese registrate aperte da almeno 12 mesi, o consistente flessione dell’attività e del reddito derivante. Altre cause possono essere malattia grave, infortunio o decesso di un componente il nucleo familiare che abbia comportato la riduzione del reddito o la necessità di far fronte a spese mediche e assistenziali di particolare rilevanza, modificazione del nucleo familiare con perdita di una fonte di reddito, per motivi quali separazione, allontanamento di un componente, detenzione. Altre cause ancora possono i contratti atipici saltuari, a nuclei in particolare situazione di fragilità, quali famiglie monoparentali, pensionati, nuclei con presenza di portatori di handicap, per i quali l’erosione del potere d’acquisto comporta una effettiva difficoltà di sostentamento. Questa condizioni saranno attestate dal Comune avvalendosi del contributo dei servizi sociali. Il contributo previsto dall’Unione potrà al massimo arrivare a 6000 euro e verrà erogato direttamente ai proprietari che interromperanno formalmente la procedura di sfratto prima della convalida, o comunque prima della sua esecuzione e quindi proseguiranno con il contratto di locazione in essere o ne stipuleranno uno nuovo. Da quest’anno è stata inoltre prevista la possibilità di ottenere un contributo di massimo 2.500 euro per il passaggio da “casa” a “casa”, nel caso in cui il proprietario non interrompa la procedura di sfratto. Gli altri requisiti previsti sono possedere la cittadinanza italiana o di uno Stato appartenente all'Unione europea, oppure di altro Stato purché in regola con la normativa vigente; titolarità di un contratto di locazione di edilizia privata di unità immobiliare ad suo abitativo, regolarmente registrato e non di lusso; pendenza di un procedimento di intimazione di sfratto per morosità per il quale:non sia ancora intervenuto il provvedimento di convalida, ovvero quello per cui è intervenuta la convalida ma non c’è stata ancora esecuzione, in questo secondo caso dovrà comunque intervenire un nuovo accordo sulle condizioni contrattuali. La domanda e il bando sono direttamente scaricabili dal sito www.unione.valdera.pi.it oppure reperibili direttamente presso i Comuni ed i sindacati degli inquilini. L’Agenzia Casa Valdera a cui dovranno essere presentate le domande, curerà sia l’aiuto e la consulenza alle famiglie in collaborazione con i sindacati di zona, sia la mediazione con i proprietari. L’ Agenzia Casa Valdera all l’Unione Valdera in Via Brigate Partigiane n.4 – riceve è aperta al pubblico con il seguente orario: lunedì dalle 15,00 alle 18,00 mercoledì dalle 9,00 alle 12,00. Venerdì dalle 9,00 alle 12,0. Per prenotare un appuntamento è possibile telefonare ai n.0587/299509 e 0587299510. Anche in Valdera la situazione sul fronte degli sfratti per morosità è allarmante e dall’Unione confidano molto in questa possibilità di aiuto offerta dalla Regione, che seppur non risolutiva del problema consente almeno di non farlo precipitare in un dramma. Nel 2012 questo intervento ha consentito di aiutare concretamente una trentina di famiglie. Tutto comunque in attesa che finalmente si attenui la crisi economica e l’offerta di lavoro consenta alle molte famiglie in difficoltà di poter contare su un reddito per pagare l’affitto.

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