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GIALLO Mazzola giovedì 16 febbraio 2023 ore 08:00

Ricette buone "da morire"

Cibo e male: un binomio indissolubile. E se il cibo ci attrae perché ci dà piacere, il male lo fa perché ci spaventa.



PECCIOLI — Entrambi sono presenti allo stesso modo nella nostra vita, tanto che diventano quasi “familiari”. Poi si parla di cucina proprio all’interno dei crimini quando oltre al delitto è protagonista il buon gusto. Ricordiamo il commissario Montalbano di Camilleri con le sue deliziose ricette siciliane, l’anatomopatologa Key Scarpetta, che tra un’autopsia e l’altra inforna delle succulente lasagne.

Lo stesso si può dire di Erica Falck, nata dalla fervida fantasia di Camilla Lackberg, la quale, tra libri e indagini a Fjallbacka, divora degli ottimi biscottini svedesi. Come non ricordare infine il tenente Colombo che si ritira in una tavola calda per consumare chili piccante e crackers?

Un autore che infatti voglia creare un personaggio che entri nella storia letteraria e che conquisti il lettore o lo spettatore, deve umanizzarlo e renderlo quanto più simile possibile a chi lo legge o lo guarda. Creare infatti un personaggio che resti nella mente e nel cuore vuol dire proprio dotarlo di aspetti che il lettore riconosce come propri. Si tratta di Montalbàn, il papà di Pepe Carvalho, che spiega alla perfezione perché ci affezioniamo ai detective con la passione per il buon cibo quando scrive: “Un protagonista deve avere due o tre particolarità facilmente riconoscibili. Non esiste un protagonista che non li abbia. Maigret aspetta sempre cibi stagionali, mangia i piselli nella sua brasserie di fiducia. I lettori se lo aspettano, come si aspettano ormai che Sherlock Holmes suoni il violino” o ceda a conosciute dipendenze...

Riportata alla ribalta da un recente racconto giallo di Gabriella Genisi dall’omonimo titolo, la ricetta barese DOC degli Spaghetti all’Assassina (Sonzogno, 2015) ha suscitato molta curiosità. Non cercatela nei testi della cucina di tradizione, perdereste il vostro tempo perché semplicemente non c’è.

Ma di cosa stiamo parlando? Eccovi la ricetta: in una padella di ferro nero che si trova solo a Bari vecchia (fondamentale) fate soffriggere aglio e molto peperoncino ed aggiungetevi la passata di pomodoro, ma meglio ancora il ragù avanzato e dopo una scaldata metteteci gli spaghetti del giorno prima e a fuoco vivace fate sfriggere aggiungendoci eventualmente altro ragù allungato con acqua di cottura. Seguite rimestando il meno possibile sin quando la pasta non avrà assorbito tutto il sugo. A questo punto alzate la fiamma e lasciate abbrustolire leggermente.

La Biblioteca ha per voi composto un menu totalmente “crime”, eccolo:

Il Commissario Montalbano ne La gita a Tindari (Sellerio, 2000) & La caponata siciliana

“Appena aperto il frigorifero, la vide. La caponatina! Sciavuròsa, colorita, abbondante, riempiva un piatto funnùto, una porzione per almeno quattro pirsone. Naturali, spontanee, gli acchianarono in bocca le note della marcia trionfale dell’Aida… Conzò il tavolinetto, portò fora il piatto, il vino, il pane e s’assittò”. Il Commissario Montalbano, in questo giallo, è chiamato a indagare su ben tre omicidi: un dongiovanni, una coppia di anziani che abbitavano nello stesso palazzo a Tindari. E proprio a Tindari, affacciato su uno sperone di roccia a picco sul mare fa la sua comparsa la magnifica caponata siciliana!

Ricetta:

Ingredienti per sei persone:

3 melanzane grandi, 1 cipolla bianca grande, 5 coste di sedano, 1 peperoncino, 200 g. di olive, 3 cucchiai di capperi, 200 ml di pomodoro, 200 ml di acqua per diluire, prezzemolo, olio d’oliva, sale e pepe q.b., 6 cucchiai di aceto bianco, 3 cucchiai di zucchero.

Preparazione:

Lava le melanzane e tagliale a cubetti non troppo piccoli. Mettile in un colapasta e aggiungi del sale, scolale e mescolale, di tanto in tanto, per un paio di ore. Lava e affetta il sedano. Versa abbondante olio di oliva in padella e fai soffriggere la cipolla tritata, aggiungendo il sedano quando la cipolla sarà imbiondita. Aggiungi le olive divise a metà al soffritto. Fa’ lo stesso con capperi e passata di pomodoro. Diluisci il soffritto con acqua e aggiungi il prezzemolo. Lascia cuocere a fiamma bassa, finché la salsa non si sarà ristretta. Sala, aggiungi aceto, zucchero e mescola il tutto. Passa adesso alla frittura delle melanzane. Amalgama il sugo e aggiungi le melanzane fritte!

Donato Carrisi, Il suggeritore (Tea, 2018)& L’entrecote con patate

Chi è il suggeritore? Sono sei le piccole vittime di cui purtroppo si è ritrovato solo il braccino sinistro, in un cimitero costruito dal killer. Le denunce di scomparsa sono solo cinque. Dov’è la sesta bambina forse è ancora viva…?

Ricetta e preparazione:

L’entrecote è un tipo particolare di taglio: si pratica sul vitello e consiste nella parte pregiata che si ottiene dalle due coste (da cui il nome). In Italia si definisce controfiletto e la cottura consigliata è alla piastra o sul barbecue. Il grado di cottura dipende da quanto preferisci la carne rosata. Infornare a 200 gradi una teglia con tocchetti di patate, aglio e rosmarino.

Patricia Cornwell, Key Scarpetta &I biscotti di zia Lucy “buoni da morire”

Il libro Cena di Natale (Mondadori, 1999) è un lungo racconto incentrato sulla preparazione di una cena di Natale che, oltre a rivelare gli aspetti sconosciuti di Kay Scarpetta e dei suoi amici, ne presenta le sue ricette preferite, scaturite da una mescolanza delle tradizioni culinarie americane e italiane. Dai fornelli della famosa dottoressa Scarpetta scaturiscono pietanze tanto allettanti quanto originali, come il micidiale "eggnog" di Marino, i "criminosi biscotti" di Lucy, la pizza "con una marcia in più" firmata da Kay.

Ricetta:

Zucchero bianco e di canna, farina, estratto di vaniglia, uova, sale, lievito in polvere, noci tritate, cioccolato fondente in scaglie, olio di semi.

Preparazione:

Nel romanzo di Patricia Cornwell, alle pagine di cui si parla dell’accurata preparazione dei biscotti “made zia Lucy” troviamo queste indicazioni: “Far fondere nella pirofila un po’ più di due etti di burro, ma che restasse ancora morbido. Aggiungere zucchero bruno e zucchero bianco, ottenendo un miscuglio denso. Aggiungere quindi le uova (due) da unire a tanta farina sufficiente a ottenere un composto morbido e granuloso. Un cucchiaino di lievito, sale e vaniglia q.b. Noci spezzettate e scaglie di cioccolato fondente. Accendere il forno a 180 gradi e infornate fino a cottura ultimata.

“I biscotti richiedevano una decina di minuti di cottura, ma Lucy li sfornava sempre con un filo di anticipo perché le piacevano ancora un poco umidi e morbidi al centro. Li passò su un vassoio, con una spatola e ne mangiò subito uno ancora caldissimo. -Dio ansimò. -Impazzirete! Gridò alle amiche. – Sono buoni da morire.”

Se ti abbiamo ingolosito o fatto venire appetito e vuoi soddisfarlo seguendo il menu “crime” che abbiamo pubblicato per te, realizza anche tu le ricette che famosi investigatori ci propongono tra un delitto e l’altro!

A cura dello Staff della Biblioteca Fonte Mazzola di Peccioli

CONSIGLI DI LETTURA

Perché proprio il giallo a Fonte Mazzola?

Tutto è iniziato nel 2016 con Parole Guardate, il nostro Festival del giallo. Un progetto di contaminazione tra teatro, letteratura e scrittura, per adulti e bambini.

La particolarità del progetto Parole Guardate è stata quella di incentrare le sue attività e gli eventi sulle opere di un unico scrittore: negli anni sono stati protagonisti grandi e prolifici autori come Maurizio de Giovanni, Romano De Marco, Marilù Oliva, Giampaolo Simi, Piergiorgio Pulixi, penne che hanno riscosso molto successo e affetto da parte del pubblico.

La Biblioteca Comunale e Archivio Fonte Mazzola, con i suoi 400 metri quadri di ampiezza e una collocazione spettacolare sul limitare della campagna pecciolese, è stata inaugurata il 26 gennaio 2019. Qui puoi trovare una sezione dedicata al giallo italiano e straniero (americano, inglese, nord-europeo, francese…) e un patrimonio librario composto da ottomila volumi, la preziosa collezione del prof. Arnaldo Nesti, consistente in altri novemila volumi e la donazione del Prof. De Santi, composta da altri mille libri, rari e di pregio, monografici sul cinema.

Tutti gli spazi sono utilizzabili in assenza dell’operatore bibliotecario ogni giorno dalle h. 8 alle 24 (compresi la domenica e i giorni festivi), tramite un codice personale di accesso. L’iniziativa, unica sul territorio della Valdera, è il fiore all’occhiello della nostra Biblioteca e permette a numerosi studenti e utenti di frequentare in libertà, ma con assoluto rispetto, le sale a disposizione.

Qui troverai una Biblioteca dei Ragazzi con un’ampia varietà di letture dedicate in una luminosa sala, rivolta verso l’Anfiteatro Fonte Mazzola; lo Speaker’s corner, l’angolino del parlato, la nuovissima attività proposta agli utenti dai 6-14 anni in cui un nostro operatore esperto sarà a disposizione per conversare in lingua inglese. Per la fascia di età 8-12 sarà organizzato un circolo di piccoli lettori, dal titolo Dieci piccoli detective: incontri mensili dedicati alla lettura e dinamiche dei romanzi gialli.

Tante le attività della Biblioteca gli incontri del Circolo dei Lettori, il corso di scrittura dal titolo: Storia a tinte gialle, un rinnovamento del Progetto Parole Guardate che si è incentrato sul giallo storico, in dieci appuntamenti che si terranno in autunno a partire dal 10 novembre. Dei benefits sono dedicati ai nostri studenti e ai nuovi iscritti: ad esempio, chi è in possesso del codice di ingresso della Biblioteca può partecipare a Studiare senza stress, tre incontri dedicati al potenziamento della memoria e il miglioramento dei metodi di studio, tenuti dal docente Stefano Intini.

Per celebrare l’importanza della lettura come conoscenza e crescita personale, stiamo per avviare Contemporaneamente. Leggere per comprendere, un’iniziativa legata alla Libroterapia Umanistica, un metodo che parte dalla lettura, per promuovere il benessere psicologico e la crescita personale di ciascuno. Presso la Biblioteca Comunale di Peccioli i lettori hanno avuto a disposizione dal mese di maggio una scatola dove poter inserire i titoli dei libri che hanno rivestito un particolare ruolo di formazione durante la loro vita. I suggerimenti così raccolti stanno per essere elaborati e restituiti in chiave libroterapica dalla psicologa Rachele Bindi nei prossimi incontri.


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