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GIALLO Mazzola giovedì 23 giugno 2022 ore 07:30

Sipario rosso sangue

“Calì alla Scala non c’era mai stato, e metterci piede la prima volta quella notte per vedere, illuminato dalla luce artificiale, disteso sulla balconata dell’ultimo piano, un bel giovane con le braccia incrociate sul petto – sembrava un santo in chiesa, uno di quelli del suo paese – non era stata una bella cosa”.



PECCIOLI — Il musicologo Franco Pulcini nel suo romanzo di esordio Delitto alla Scala (Gedi, 2018) descrive con tali parole il ritrovamento del corpo del direttore d’orchestra, che avrebbe dovuto dirigere l’attesissima Prima, proprio nel tempio italiano della musica. L’opera in programma è L’Arianna di Monteverdi, il cui manoscritto, da anni disperso, è stato da poco rinvenuto. Sarà questo l’originale del 1608 oppure una copia subito riconoscibile al primo ascolto? Ambientate in un futuro prossimo, le indagini di Abdul Calì, il commissario arabo-siciliano che opera a Milano, porteranno a svelare trame, invidie e gelosie che corrono nascoste nei più famosi dietro le quinte della lirica.

Facendo un salto indietro nel tempo, precisamente nel 1931 e spostandoci a Napoli, troviamo che un assassinio scuote l'opinione pubblica per la ferocia con cui è perpetrato e per la notorietà della vittima stessa. Nel romanzo Il senso del dolore di Maurizio de Giovanni (Einaudi, 2012), accade che il famoso tenore Arnaldo Vezzi venga trovato cadavere nel suo camerino al Teatro San Carlo prima della rappresentazione dell’opera I Pagliacci. La gola è squarciata da un frammento acuminato dello specchio andato in pezzi. Artista di fama mondiale, amico del Duce, uomo egoista e spregevole d’animo: a ricostruire la personalità della vittima e a risolvere il caso è chiamato il commissario Luigi Alfredo Ricciardi, in forza alla Squadra Mobile della Regia Questura di Napoli. Facciamo qui conoscenza con quest’investigatore sui generis, mal sopportato dai superiori per la sua insofferenza agli ordini e temuto dai sottoposti per il suo carattere chiuso e schivo. Capiamo che Ricciardi coltiva nel suo animo tormentato un segreto inconfessabile: fin da bambino riesce a vedere i morti di morte violenta, incontra infatti la loro immagine nell’ultimo momento di vita ed è capace di ascoltare le loro ultime parole. “Lo sangue voglio, all’ira m’abbandono, in odio tutto l’amor mio finì”, refrain tratto da Cavalleria Rusticana, sono le ultime parole pronunciate in punto di morte dal tenore Vezzi e ascoltate dal Commissario Ricciardi tramite la sua particolare attitudine. Questa la chiave del delitto del tenore ucciso. A partire da "Il Fatto", come lo chiama Ricciardi stesso, avvenuto in un caldo giorno della sua fanciullezza e da quel momento in poi, l’investigatore è stato sempre assistito nelle indagini per la ricerca del colpevole. Per la prima volta accade che “L’uomo, che doveva essere morto, alzò lentamente la testa e la girò verso Luigi Alfredo, con un lieve scricchiolio delle vertebre: lo guardò con gli occhi velati e semichiusi. Le cicale smisero di frinire. Il tempo si fermò. - Perdio, non l’ho nemmeno toccata la tua donna”.

Entrambi gli autori, Pulcini e de Giovanni, ambientano i loro romanzi gialli nell'affascinante mondo della musica lirica, dipingendolo come il luogo del più sfrenato narcisismo artistico. Passioni, reticenze, invidie e brutali interessi muovono l’animo di chi calca il palcoscenico. Nell'aria densa di nobili note si muove anche il lato oscuro di ognuno, rivelando dietro il velluto rosso del sipario quello che al primo colpo d'occhio non è dato vedere. La musica che scioglie l'anima, che alleggerisce le giornate di chi l'ascolta, qui arma la mano degli assassini e vibra dolente sui luoghi dei delitti.

A cura dello Staff della Biblioteca Fonte Mazzola di Peccioli

CONSIGLI DI LETTURA

Perché proprio il giallo a Fonte Mazzola?

Tutto è iniziato nel 2016 con “Parole Guardate”, il nostro Festival del giallo. Un progetto di contaminazione tra teatro, letteratura e scrittura, per adulti e bambini.

La particolarità del progetto Parole Guardate è stata quella di incentrare le sue attività e gli eventi sulle opere di un unico scrittore: negli anni sono stati protagonisti grandi e prolifici autori come Maurizio de Giovanni, Romano De Marco, Marilù Oliva, Giampaolo Simi, Piergiorgio Pulixi, penne che hanno riscosso molto successo e affetto da parte del pubblico.

La Biblioteca Comunale e Archivio Fonte Mazzola, con i suoi 400 metri quadri di ampiezza e una collocazione spettacolare sul limitare della campagna pecciolese, è stata inaugurata il 26 gennaio 2019. Qui puoi trovare una sezione dedicata al giallo italiano e straniero (americano, inglese, nord-europeo, francese…) e un patrimonio librario composto da ottomila volumi, la preziosa collezione del prof. Arnaldo Nesti, consistente in altri novemila volumi e la donazione del Prof. De Santi, composta da altri mille libri, rari e di pregio, monografici sul cinema.

Tutti gli spazi sono utilizzabili in assenza dell’operatore bibliotecario ogni giorno dalle h. 8 alle 24 (comprese la Domenica e i giorni festivi), tramite un codice personale di accesso. L’iniziativa, unica sul territorio della Valdera, è il fiore all’occhiello della nostra Biblioteca e permette a numerosi studenti e utenti di frequentare in libertà, ma con assoluto rispetto, le sale a disposizione.

Qui troverai una Biblioteca dei Ragazzi con un’ampia varietà di letture dedicate in una luminosa sala, rivolta verso l’Anfiteatro Fonte Mazzola; lo “Speaker’s corner”, l’angolino del parlato, la nuovissima attività proposta agli utenti dai 6-14 anni in cui un nostro operatore esperto sarà a disposizione per conversare in lingua inglese. Per la fascia di età 8-12 sarà organizzato un circolo di piccoli lettori, dal titolo “Dieci piccoli detective”: incontri mensili dedicati alla lettura e dinamiche dei romanzi gialli.

Tante le attività del nostro Maggio dei libri che ha visto un rafforzamento del Progetto Nati per Leggere, in cui alcuni lettori specializzati insieme ai genitori hanno letto ai loro bambini della fascia di età 0-6, dei libri in Biblioteca; gli incontri del Circolo dei Lettori, il corso di scrittura dal titolo: Fermi tutti! Questo è un colpo di scena, un rinnovamento del Progetto Parole Guardate che si è incentrato sul colpo di scena, nella letteratura e nel cinema, in tre appuntamenti avvenuti in primavera e che riprenderà in autunno. Dei benefits sono dedicati ai nostri studenti e ai nuovi iscritti: ad esempio, chi è in possesso del codice di ingresso della Biblioteca ha partecipato il 28 maggio, al primo incontro del corso Studiare senza stress, tenuto dal docente Stefano Intini, per il potenziamento della memoria e il miglioramento dei metodi di studio.

Per celebrare l’importanza della lettura come conoscenza e crescita personale, durante il mese di maggio ha fatto il suo esordio Contemporaneamente. Leggere per comprendere, un’iniziativa legata alla Libroterapia Umanistica, un metodo che parte dalla lettura, per promuovere il benessere psicologico e la crescita personale di ciascuno. Presso la Biblioteca Comunale di Peccioli i lettori hanno a disposizione una scatola dove poter inserire i titoli dei libri che hanno rivestito un particolare ruolo di formazione durante la loro vita. I suggerimenti così raccolti verranno elaborati e restituiti in chiave libroterapica dalla psicologa Rachele Bindi durante gli incontri futuri in autunno.

Nel mese di luglio in concomitanza con il festival Undicilune, come avviene ormai da quattro anni, sarà rinnovata la collaborazione con Il Post, per la realizzazione di un workshop di giornalismo per esordienti, a cui parteciperanno venti ragazzi under 30.


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