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Attualità giovedì 21 maggio 2015 ore 16:40

Unione, delibera salva dipendenti: parla Lari

Il sindaco di Buti, delegato per l'ente al bilancio e al personale approfondisce la questione: "Dal 2009 a ora costo lavoratori è andato diminuendo"



PONTEDERA — "Ciascun Comune si farebbe carico di reinternalizzare dipendenti entro il limite della spesa già sostenuta per la partecipazione all'Unione, dunque senza maggiori oneri per l'ente. Inoltre dal 2009 a ora le spese per i dipendenti sono calate di anno in anno”.

L'Unione Valdera ritorna sulla questione della delibera salva dipendenti (una ventina in tutto) e lo fa con le parole del sindaco di Buti Alessio Lari, delegato nell'Unione al bilancio e al perosnale: “E' opportuno precisare che la legge regionale Toscana che disciplina le Unioni di comuni prevede già che, laddove si debba provvedere allo scioglimento dell'ente, il personale a tempo indeterminato in forza all'Unione venga assegnato ai comuni associati, sulla base di uno specifico accordo, senza il quale l'Unione non può essere sciolta - tema che peraltro è ascrivibile alla teoria e non ai temi della politica. Per questo aspetto, quindi, la delibera attua quanto previsto dalla normativa in vigore e fissa come criterio di riparto del personale l'ammontare di spesa di personale attribuita dall'Unione ad ogni singolo comune quale risultante dall'ultimo consuntivo approvato”.

“In sostanza – continua Lari – ciascun Comune si farebbe carico di reinternalizzare dipendenti entro il limite della spesa già sostenuta per la partecipazione all'Unione, dunque senza maggiori oneri per l'ente. Ricordo che la larghissima maggioranza del personale non proveniente dai comuni è entrato nell'Unione in sostituzione di personale posto in quiescenza o per stabilizzazione di posizioni precarie già in essere da lungo termine. Il dato certo, certificato anche dal Centro Studi Enti Locali, è che, nel sistema costituito dall'Unione e dai comuni della Valdera, la spesa di personale è costantemente diminuita dal 2009 in avanti, nonostante l'Unione possa essere considerato un nuovo ente a tutti gli effetti”.

"E' importante evidenziare - conclude Lari – che il criterio fissato nella delibera di Giunta, sarà applicato anche in caso di recesso di un singolo comune dall'Unione: il comune che decide di uscire dal percorso di integrazione amministrativa condotto dall'Unione Valdera, come già è successo, è tenuto a riassorbire la quota di personale ad esso imputabile, sia che si tratti di ex dipendenti del comune stesso sia che si tratti di nuovi dipendenti assunti dall'Unione; diversamente, tale spesa ricadrebbe in aumento sui comuni che decidono di continuare il percorso associativo. Ho avuto modo di vedere alcune dichiarazioni strumentali sul tema, la verità è che quando si perseguono politiche di efficienza nei servizi, contenimento della spesa e si salvaguardano i diritti dei lavoratori, tutti indicatori di buona amministrazione, non ci sono grandi argomenti da spendere".


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