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Cronaca giovedì 30 gennaio 2014 ore 13:19

Anche la Regione interessata a Fondi Rustici

Tognocchi: "Un modello di sviluppo per tutelare il territorio". Provincia di Pisa e comune di Palaia aderiscono. Crecchi: "Un'iniziativa da difendere"



PISA — Fondi rustici, dopo la manifestazione di intenti per l'adesione della Provincia di Pisa e del comune di Palaia, arriva anche l'apprezzamento della Regione per il modello di sviluppo di Pier Paolo Tognocchi, consigliere regionale del Pd pisano che annuncia la possibile partecipazione al progetto Fondi rustici della Regione. Le sottoscrizioni per aderire al progetto Fondi rustici da parte dei risparmiatori, come aveva annunciato Renzo Macelloni, presidente della Belvedere spa di Peccioli, stanno per partire infatti probabilmente dai primi giorni di febbraio si potrà già partecipare. A maggio sarà noto l'importo delle sottoscrizioni e nel giro di tre mesi potremmo partire con i progetti, tra settembre e ottobre verrebbero aperti i primi cantieri.


“Dobbiamo cogliere le opportunità di un territorio unico al mondo – ha detto il presidente della provincia Andrea Pieroni -. Abbiamo apprezzato l’iniziativa e vogliamo cogliere l’opportunità. In futuro si aprirà un tavolo con la Regione per pensare una legge che metta insieme tutto il patrimonio, fatta salva la prospettiva che si arrivi a un soggetto unico che potrebbe per assurdo acquistare tutto”.

Entusiasmo per l'interessamento della Provincia lo ha manifestato anche Renzo Macelloni, il presidente della Belvedere che spiega: “Aspettiamo ora il parere positivo della Consob, che sta valutando un prospetto che illustri nel dettaglio le criticità del progetto da sottoporre agli investitori. Questo infatti, come tutti gli investimenti finanziari viene considerato per prassi ad alto rischio. Ma la Consob non ha obiettato al progetto, quindi pensiamo che a fine febbraio partirà la campagna di sottoscrizione, d’altra parte i tempi della Consob non sono quelli dell’economia. Ora – ha continuato Macelloni - 40 casolari, poi saranno 65 con quelli di Provincia e Palaia. Ma l’accordo con la Provincia non serve solo a garantire più casolari, ma a figurare un progetto di portata regionale. In più c’è l’accordo con il Sant’Anna che garantisce elementi di grande innovazione anche nel recupero dei casolari.

Fondi rustici non è un'operazione importante solo dal punto di vista dell'investimento, ma anche un nuovo modo di tutelare e proteggere il territorio da vari punti di vista a livello regionale come ha spiegato il consigliere regionale del Pd pisano Pier Paolo Tognocchi: “Ancora da determinare sono le modalità in cui il consorzio Terre di Toscana parteciperà al progetto Fondi rustici, ma la spinta è quella di ripensare ai territori che in questo momento sono fuori dai flussi turistici e dai circuiti di valorizzazione dei prodotti”. “La crisi – ha aggiunto Tognocchi - che sta investendo le aziende e dimezza le rendite agricole, dimostra comunque che bisogna avere consapevolezza dell’importanza del settore agricolo per il territorio. Anche l’edilizia è in crisi e non possiamo pensare di risollevarla con il consumo del territorio. Ora dobbiamo lavorare per una legge che freni il consumo di un territorio che diventerebbe ingestibile anche dal punto di vista dei servizi. Nel prossimo piano regionale urbanistico – ha continuato Tognocchi -, la Toscana avrà 90 milioni in più, quindi più risorse per progetti. Il nostro impegno sarà il sostegno alla filiera, ai nuovi dop, al recupero della campagna che dopo il periodo di abbandono ora suscita nuovo interesse, lo testimonia il numero alto di iscritti alle facoltà di agraria. L’idea che abbiamo è di fare bandi per far gestire a queste persone un patrimonio importante, ma i primi a doverci credere siamo noi, perciò serve il sostegno del territorio.

“La crisi ha messo in difficoltà zone come Valdera e provincia di Pisa in genere – ha spiegato Alberto Falchi sindaco di Palaia -. Se vogliamo che quei casolari abbiano valore, bisogna che la campagna che le circonda sia curata. Il fatto che i comuni si stendano in un’operazione che è anche economica, significa che agricoltura, recupero dei casolari e turismo sono cardini dai quali far ripartire economia territoriale”.
Un progetto in cui anche il sindaco di Peccioli, Silvano Crecchi ha creduto fino in fondo, tanto che spiega: “L’investimento è stato una decisione che abbiamo dovuto difendere. Quando fu proposto capimmo che l’acquisto da parte di terzi avrebbe potuto attrarre speculazioni e quindi abbiamo resistito. Oggi è stata raggiunta una dimensione importante, irrobustiamo un aspetto istituzionale e sostanziale. Io e il sindaco Falchi siamo entrambi a fine mandato, ma mi auguro che i nostri successori vengano qui fra poco a raccontare che il progetto è andato a buon fine”.


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