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Attualità mercoledì 10 aprile 2019 ore 06:30

Auto storiche in passerella a Casciana Terme Lari

Foto di: Marcella Bitozzi

Una due giorni di rievocazione del Circuito dell’Ardenza – coppa Montenero, con auto e equipaggi in passerella anche a Casciana Teme Lari



CASCIANA TERME LARI — Puntualissime, quasi silenziose come vecchie signore di alto rango, sono arrivate al frantoio Caprai alle 9 di domenica 7 aprile 2019, le auto storiche del Circuito dell’Ardenza.

Balilla, Porsche, Alfa Romeo, Fiat o Lancia, tutte lucidissime come uscite dalla fabbrica, hanno sfilato con a bordo i loro equipaggi per le vie tipicamente toscane di Livorno e Pisa, nei due giorni di sabato 6 e domenica 7 aprile, con partenza e arrivo all’Ardenza.

La manifestazione di abilità e non competitiva con rilevamenti cronometrici liberi a calendario ASI è stata organizzata da Topolino club di Livorno e ha voluto tornare a rievocare le vecchie gare livornesi.

Hanno fatto sosta alla prima tappa del territorio di Casciana Terme Lari con uno spuntino a base di fettunta e hanno gareggiato nella prima prova di abilità, al frantoio Caprai di Casciana Alta, per poi proseguire verso Perignano per una seconda prova allo spazio Pertini.

Bellissime, singolari, di colori fortissimi e senza un graffio, si sono fatte ammirare in ogni parte dagli appassionati.

Qualcuna di loro si è mostrata anche nelle parti più nascoste, lasciando che le venisse scoperchiato il cofano e scrutato il motore.

I coniugi Bechlenberg sono arrivati dalle Alpi Bavaresi, da Garmisch Partenkirchen, a bordo della stupenda "Porsche 356 B del 1966, colore grigio argento, per la seconda volta. La prima esperienza col Topolino club l’avevano fatta due anni fa a bordo di una BMW 315 Roadster del 1934 già di proprietà di Hans Stuck, famoso corridore tedesco.

Gianni Morandi di Poggibonsi ha guidato l’auto più vecchia, una Superba OM 665 SSM del 1929.

Le auto hanno sostenuto una trentina di prove in tutto, per un totale di 160 chilometri nella giornata di sabato e 80 chilometri nella giornata di domenica.


Marcella Bitozzi
© Riproduzione riservata


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