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INCONTRI D'ARTE — il Blog di Riccardo Ferrucci

Riccardo Ferrucci

Riccardo Ferrucci è nato Pontedera e vive a Calcinaia. Giornalista e critico ha pubblicato numerosi volumi sul cinema e sull’arte. Tra le sue pubblicazioni “Paolo e Vittorio Taviani , la poesia del Paesaggio”, editore Gremese. Ha diretto la rivista letteraria Ghibli ed ha collaborato con importanti istituzioni pubbliche. Attualmente è funzionario della Regione Toscana.

​Claudio Cionini: le città e l’utopia

di Riccardo Ferrucci - giovedì 26 luglio 2018 ore 10:05

Claudio Cionini

Claudio Cionini , giovane artista toscano,nella sua pittura cerca una sua strada verso la leggerezza, togliendo peso alle strutture formali, riducendo i toni cromatici, cercando l'essenzialità. È una strada verso la lievità ed il sogno, costruendo un personale viaggio che recupera il senso del tempo e della storia aprendosi ad un’assoluta modernità. La sua arte ha la dimensione evocativa della musica, i tempi e i ritmi sospesi di un canto, di un suono che nasce e muore dalle cose, modificando continuamente gesti e segni.L’artista propone opere che si ripetono,inseguendosi e richiamandosi, con sottili e significative variazioni cromatiche e segniche, quasi ad evocare una dimensione enigmatica dell’arte: tutto si riproduce e si ripete, ma tutto contemporaneamente cambia e muta ogni volta. Le immagini metafisiche, quasi in assenza di peso, di New York, Londra, Madrid, Melbourne, diventano una sorta di viaggio interiore in luoghi dell’anima, in spazi vuoti di presenze umane, ma carichi di significati simbolici ed emotivi: un canto interiore che trova nelle strade, nei grattacieli, nelle luci notturne una sorta di moderno cantico della civiltà.E’ un sogno ad occhi aperti quello in cui ci invita ad entrare Cionini, consapevole che l’arte e la poesia riescono a penetrare nel segreto delle cose, a svelare oscure verità, a penetrare dove l’ombra s’addensa.

Il tuo tema privilegiato è la descrizione di città, da metropoli come New York a luoghi carichi di storia come Parigi o Roma. Da cosa nasce questa tua passione nel raffigurare luoghi e paesaggi urbani.

Da una parte le grandi città sono tra i luoghi più rappresentativi del mondo di oggi ed inoltre è un percorso pittorico interessante quello di dipingere i grandi volumi dei grattacieli e le prospettive che si creano all’interno di questi paesaggi urbani. Intervengo con un utilizzo forte del chiaroscuro, con una tecnica molto materica.

Vorrei ricordare una tua mostra dedicata al tema della città industriale che è stata ospitata al Museo Piaggio di Pontedera. Il tema della fabbrica ,considerato che vivi in una città come Piombino, è stato centrale per i tuoi lavori. Sarà un tema che pensi di affrontare nuovamente in futuro ?

Il paesaggio industriale è uno dei temi che sento molto vicino; l’inizio del mio lavoro è nato proprio con la raffigurazione del paesaggio industriale. A volte per un periodo mi occupo di altro, ma puntualmente la fabbrica e l’industria è un tema che ritorna nel mio lavoro pittorico.

Ogni artista ha sempre dei compagni di viaggio, degli artisti che sente più vicini al suo lavoro. Quali sono i tuoi riferimenti artistici ?

Un’influenza storica è sicuramente quella della pittura impressionistica, per la raffigurazione che hanno della città, in particolare di Parigi. Tra gli autori più contemporanei potrei parlare del fotografo Gabriele Basilico e del pittore spagnolo Antonio Lopez Garcia che hanno saputo raffigurare la città in modo originale e poetico. Sono questi i nomi che adesso mi vengono in mente per comprendere lo sviluppo creativo del mio lavoro.

Un’altra tua mostra significativa era dedicata al muro di Berlino. Adesso stai lavorando ad un altro tema specifico per i tuoi futuri dipinti ?

Adesso sono ancora attratto da queste metropoli, dal disegnare i confini di queste grandi città. Al momento non ho un tema preciso da approfondire come quello del muro di Berlino.

Un’altra curiosità che nasce osservando i tuoi lavori è capire il tuo metodo di procedere. Le immagini dei tuoi dipinti nascono da luoghi realmente visti o ricreati utilizzando immagini fotografiche.

Non c’è un modo unico di procedere. A volte le immagini dei mie quadri nascono da luoghi realmente visitati, da foto che ho fatto direttamente. In altre occasioni, per città più lontane, mi riferisco a fotografie o immagini che trovo su Internet . L’importante è comunque comunicare allo spettatore, attraverso il mio lavoro, un sentimento e senso di viaggio che avverto nella città metropolitana. Le città sono luoghi da comprendere e che contengono la vita dell’uomo di oggi, la sua ricerca di verità.

Riccardo Ferrucci

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