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Attualità domenica 30 ottobre 2022 ore 07:30

Rinasce il velodromo di Fornacette

Il taglio del nastro con l'assessora Nardini, il sindaco Alderigi e la senatrice Zambito

Lo spazio celebra la memoria sportiva e locale di un simbolo dello sport della Toscana, che intitola il Museo della bicicletta a Manolo Baggiani



CALCINAIA — Quella prima volta, se uno si fosse preso la briga di contarli bene, avrebbe misurato esattamente 297 metri e 60 centimetri. Quei metri erano tutti in terra battuta e frutto di una gran fatica.

Carriole e carriole di terra portate sul posto da giovani appassionati nel poco tempo libero che avanzava dopo una giornata di lavoro, a volte al buio, aiutati dalla luce incerta di lampade a petrolio.

Erano gli inizi degli anni trenta del secolo scorso ed è così che prese forma il velodromo o "La Pista" di Fornacette, come poi la chiameranno sempre tutti, anche se in realtà nel dopoguerra l’impianto fu intitolato a Nevilio Casarosa, falegname di professione, sportivo e ciclista per passione, poi partigiano, purtroppo ucciso durante la Resistenza.

La bandiera sociale della Polisportiva Casarosa

Poco dopo la costruzione in terra battuta comparvero le curve in cemento e per molti decenni "La Pista" vide girare sull’anello corridori di fama, venuti a sfidarsi a Fornacette tra l’incitamento degli appassionati. Tra i tanti, il campione di Cascina Ettore Meini, Learco Guerra, Costante Girardengo, Fausto Coppi, Serse Coppi, Reginald "Reg" Harris, Bebacher, Vittorio Adorni, Arnaldo Pambianco, Pinarello, Giuseppe Ogna, Leandro Faggin, Silvio Martinello, il grandissimo Antonio Maspes.

Negli anni "La Pista" diventò anche luogo d’incontro per le feste paesane, campo di gioco per altri sport. Poi il declino, l’abbandono ed infine la demolizione, avvenuta nel 2009.

Oggi, finalmente, il ciclismo è tornato a presidiare il luogo dove sorgeva "La Pista", grazie alla realizzazione del Centro polifunzionale Velodromo, in cui ha trovato casa il Museo della Bicicletta intitolato a Manolo Baggiani, storico presidente della Polisportiva Nevilio Casarosa. A Carlo Orsini, altro storico presidente della Polisportiva, è stata invece intitolata l’area verde che circonda la struttura.

Lo striscione storico usato per i primi campionati italiani disputati a Fornacette

L’inaugurazione si è tenuta con una cerimonia alla presenza del sindaco Cristiano Alderigi, dell’assessore regionale Alessandra Nardini e della senatrice Ylenia Zambito.

Marta Perini, presidente dell’Associazione Manolo Baggiani, ha ricordato ai presenti il lavoro svolto in questi anni dall’associazione che presiede, che ha cercato dapprima di incentivare la ricostruzione del velodromo e poi di salvaguardarne almeno la memoria.

Oltre alle autorità erano presenti alla manifestazione alcuni sportivi che durante la loro carriera, sia in sella alla bicicletta sia restando a bordo pista, hanno vissuto nei velodromi di tutto il mondo momenti magici, portando se stessi o gli atleti che allenavano a risultati di assoluto prestigio. Francesco Moser ha raccontato alcune sue esperienze di pistard soffermandosi sul Mondiale della specialità inseguimento, da lui vinto nel 1976 a Monteroni-Ostuni davanti al tedesco Schuiten.

Una targa dedicata a Fausto Coppi

Con lui Silvio Martinello, cinque volte campione del mondo e campione olimpico ad Atlanta 1996 nella corsa a punti, nonché quattro volte vincitore della Sei giorni di Milano. Martinello ha lodato il lavoro svolto in questi anni da Marco Villa, che ha consentito alla Nazionale di fare incetta di titoli mondiali. Ha ricordato però ai presenti che proprio grazie ai grandi successi colti recentemente in pista dal ciclismo azzurro e all’interesse che si è generato intorno a esso, sarebbe il momento giusto per promuovere le discipline su pista e investire risorse sui velodromi, al fine di garantire ricambio generazionale e continuità di risultati.

Infine sono intervenuti Marco Villa e Dario Broccardo. Il primo è stato due volte campione del mondo nell'Americana in coppia con Silvio Martinello e tre volte vincitore della Sei giorni di Milano. Oggi Marco Villa è l’attuale commissario tecnico unico della Nazionale di ciclismo su pista, che nell'ultimo periodo ha fatto incetta di titoli mondiali.

Broccardo, invece, si è soffermato particolarmente sul Velodromo di Fornacette e sulla figura di Manolo Baggiani. Broccardo è stato prima un ottimo pistard e poi tecnico vincente allenando Giovanni Lombardi, oro nel ’92 a Barcellona nella corsa a punti su pista, e Antonella Bellutti, oro nel ’96 ad Atlanta nell’inseguimento, un risultato bissato a Sidney nel 2000 nella corsa a punti.

Alla fine degli anni settanta Dario Broccardo, alle sue prime esperienze da tecnico, ha soggiornato a lungo in Toscana alla ricerca di talenti da portare alla ribalta sui velodromi mondiali, dividendosi tra il Velodromo delle Cascine a Firenze e quello di Fornacette.

Così ha incontrato Manolo Baggiani, appassionato infaticabile e sapiente, pronto a svolgere in prima persona ogni attività, anche la più umile, pur di garantire lo sviluppo del ciclismo su pista e del ciclismo sulla pista di Fornacette.

Ecco, adesso, dopo le parole di Dario Broccardo è tutto più chiaro, il complesso polifunzionale inaugurato non rende omaggio solo alla memoria di un luogo che è stato importante per la comunità di Fornacette, ma rende omaggio a tutti i Manolo Baggiani che in giro per l’Italia quotidianamente si arrabattano per cercare di far pedalare i giovani in modo sano e sicuro, in pista come sulla strada.

Marco Burchi
© Riproduzione riservata


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