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Attualità mercoledì 24 giugno 2020 ore 16:49

La notte magica di San Giovanni

Acqua di San Giovanni rid
Foto di: Marcella Bitozzi

Il sole si sposa con la luna, si prepara l'acqua di San Giovanni, si accendono i falò, tutto nella notte magica del solstizio d'estate



CASCIANA TERME LARI — La notte tra il 23 e il 24 giugno, notte di San Giovanni Battista, è da sempre considerata una notte magica.

La leggenda narra che durante questa notte, che coincide col solstizio d’estate, il sole, fuoco, si sposi con la luna, acqua, e da questa credenza nascono i riti dei falò e della rugiada, presenti nelle antiche tradizioni contadine e popolari e tramandate fino ai giorni nostri.

Per preparare l’acqua di San Giovanni si raccoglie una misticanza di fiori selvatici dopo il tramonto del 23 giugno e si immergono in acqua in un recipiente di vetro che si lascia fuori dalla finestra tutta la notte per far si che vi si depositi la rugiada magica “la rugiada degli dei”.

La mattina del 24 ci si può lavare il viso e il corpo con questa acqua profumata, in un rito sacro e misterioso tramandato da anni, e il potere di quest’acqua ci preserverà dalle malattie, scaccerà il malocchio e la malasorte e se a farlo sarà una giovane donna resterà bella tutto l’anno.

Un’altra usanza della notte di San Giovanni sono i fuochi, accendere un fuoco durante questa notte è un rito propiziatorio e purificante, che secondo la leggenda scaccerà demoni e streghe e aiuterà a prevenire le malattie.

Danzando intorno al fuoco si scacciano le streghe che voleranno nel cielo, e i giovani, se salteranno le braci senza bruciarsi, si sposeranno entro l’anno e se salteranno in coppia favoriranno la nascita di un bimbo.

La cenere dei fuochi di San Giovanni, sparsa nei campi, si dice che proteggano i semi dai parassiti, mentre un tizzone spento di questo fuoco magico proteggerà la casa dai ladri.

Si dice poi che in questa notte magica e ricca di forza, le streghe si riunissero attorno ad un antichissimo albero di noce, e con i frutti di questi alberi stregati, ancora verdi e di rugiada preparassero il nocino, un liquore considerato terapeutico.

Ma chi è il Santo protettore di questa notte? San Giovanni Battista del Regno di Erode, fine primo secolo a.C. – Macheronte, 35 d.C. circa, fu un asceta fondatore di una comunità battista, venerato da tutte le Chiese cristiane e presente anche nel Corano col nome di Yaḥyā come uno dei massimi profeti che precedettero Maometto.

Marcella Bitozzi
© Riproduzione riservata


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