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Politica giovedì 21 luglio 2016 ore 19:03

"Le spese nell'Unione sono diminuite"

Il sindaco Terreni tuona contro Ponsexit: "Brogi cita dei dati che non sono veri. Nel 2016 risparmiati 550mila euro, altro che 200mila euro in più"



CASCIANA TERME LARI — "Mi preme sottolineare come l’atteggiamento del sindaco Brogi non soltanto non sia condivisibile nel merito e nel metodo che ha scelto di seguire, ma come sia basato addirittura su dati che non corrispondono alla realtà". Mirko Terreni è intervenuto sulla questione Ponsexit dopo le dure parole del collega palaiese Gherardini.

Il sindaco termale ha cominciato il suo ragionamento parlando "innanzitutto dei costi. L’Unione deve diventare più efficace ed efficiente, ma seriamente siamo all’anno 0? Assolutamente no. Tant’è che non è vero che le spese aumentano, né tanto meno che aumentano al ritmo di cui parla il sindaco di Ponsacco: con il bilancio 2016 infatti tutti i Comuni dell’Unione risparmiano 550mila euro rispetto allo scorso anno. Di conseguenza le quote, peraltro già deliberate, sono più basse di quelle del 2015. Non è vero dunque che la spesa che sostiene Ponsacco per stare dentro all’Unione aumenti di 200mila euro l'anno, nel 2016 anzi diminuisce".

"Ma non è neppure vero - ha ripreso Terreni - che Ponsacco sia a credito verso l’ente della Valdera. Tutt’altro: gli ultimi dati della ragioneria ci dicono che, a fronte di un debito nei confronti dell’Unione di circa un milione e mezzo di euro (fra quote passate non versate e quote 2016 attualmente scadute), il Comune guidato da Francesca Brogi ha versato circa 40mila euro, al contrario dell’Unione che a Ponsacco fra marzo e maggio 2016 ha versato 200mila euro, saldando tutte le partite pregresse. Mi pare evidente di chi sia la posizione a debito".

Terreni ha esteso il proprio ragionamento: "Non vorrei però limitarmi ad aspetti banalmente ragionieristici che poco hanno a che fare con la nostra funzione di amministratori, per questo voglio concentrarmi sulle questioni fondamentali della vicenda. Come si è visto l’argomentazione sui costi non tiene. Tutti invece siamo stati d’accordo sulla necessità di riformare radicalmente la struttura dell’Unione (c’è chi ha cercato di farlo lavorando con fatica nelle sedi proposte e chi invece preferisce strillare sulla stampa, ma questo sta alla responsabilità istituzionale di ciascuno di noi) per raggiungere il traguardo di una maggiore efficacia, efficienza ed economicità dell’azione amministrativa della Valdera. Ma per far questo erano e sono necessari la determinazione e l’impegno di tutti".

"Le uniche proposte pervenute da Ponsacco - ha spiegato il sindaco di 31 anni - tuttavia non andavano in questa direzione perché miravano unicamente all’ottenimento della localizzazione in quel comune di alcune strutture amministrative. Il che avrebbe comportato il moltiplicarsi delle sedi operative, con un risultato che certo non avrebbe portato ad una riduzione dei costi e ad una maggiore efficienza. L’altra tematica posta è stata quella dell’accentramento a Ponsacco dei servizi del Comune di Capannoli, questione questa su cui si già espressa il Sindaco di Capannoli e che non mi compete, ma rispetto alla quale voglio soltanto evidenziare come in Valdera siamo abituati a pensare all’associazione di servizi in termini di pari dignità".

Terreni ha sottolineato anche le assenze di Brogi: "Può darsi che abbia male interpretato il pensiero di Ponsacco, ma dato che, dall’inizio dell’anno ad oggi, il sindaco è stata presente solo a 6 riunioni della giunta dell’Unione su un totale di 19, risulta anche difficile poi poter approfondire o trovare un accordo se non ci incontriamo. Addirittura è stato dagli organi di stampa che abbiamo appreso della decisione del Comune di Ponsacco di uscire dall’Unione. Nessuno degli altri Comuni che è uscito ha tenuto un tale comportamento. Spero non sia questo il modo innovativo di far politica per cui sarà ricordata la mia (e la sua) generazione".

Terreni ha ammesso che ci sono cose che non vanno nell'ente: "Sarebbe tuttavia scioccamente auto-assolutorio pensare che l’Unione, e quindi tutti noi Comuni che ne facciamo parte, possa essere esente da critiche o colpe per la situazione che si è venuta a creare. O per dirla in modo più chiaro: esce un altro Comune ma “tutto va bene madama la marchesa”. Certo a seguito della situazione creatasi oggi non è pensabile non rivedere completamente la struttura dell’Unione Valdera anche in virtù dei nuovi obiettivi che questa dovrà darsi. Dopodiché non mi sento comunque di attribuire ai Comuni della Valdera responsabilità per la decisione di Ponsacco. Una decisione che ritengo incomprensibile e puramente localistica sotto ogni tipo di aspetto. Forse però sarebbe stato necessario fare di più per far sì che i Comuni più piccoli si sentissero maggiormente a casa loro in un’Unione più grande e più forte. Far percepire maggiormente a loro e ai Cittadini (tutti) l’importanza dello stare insieme sia in termini di autorevolezza che di peso politico, specialmente per le realtà più piccole".

"Oggi comunque si apre il tema di come si governano - ha concluso Terreni - le politiche d’area in una zona come la Valdera che per la prima volta dopo molto tempo non ha più un ente di governo comune per i suoi Comuni. Temi come lo sviluppo economico, il trasporto pubblico, le infrastrutture principali, la salute o la rete scolastica non sono davvero pensabili rinchiudendosi negli stretti confini comunali, ne’ mi convince troppo che tali questioni si possano esaurire soltanto all’interno delle due Unioni della Valdera. Penso da tempo, e continuo a pensare a maggior ragione oggi, che serva un nuovo patto per lo sviluppo, che tenga insieme la nostra Unione con quella dell’Alta Valdera, che disegni, nell’interesse dei nostri cittadini e del loro benessere, la Valdera del futuro. Una Valdera con un ruolo centrale nell’area della Toscana Costiera, che svolga a pieno il suo ruolo di cerniera fra l’area Pisana e Volterra. Se qualcuno crede invece di svolgere un miglior servizio per i propri cittadini seguendo l’ideologia delle piccole patrie e dei campanili vada pure, ma non getti strumentalmente fango su chi si sforza di alzare un po’ lo sguardo oltre l’orizzonte dell’oggi".


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