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Attualità giovedì 13 settembre 2018 ore 16:45

Per la fiera si pensa al recupero del borgo

Foto di: Marcella Bitozzi

Foto, musica, vecchie foto, una favola e giochi per ragazzi, poesie sull'acqua ed escursione alle vecchie fonti ieri alla festa paesana



CASCIANA TERME LARI — I volontari che durante l’estate hanno sacrificato il loro tempo libero per recuperare le vecchie fonti e i vecchi lavatoi di Casciana Alta, non ci stanno a non far conoscere e far partecipare i concittadini a questa loro iniziativa. “Non ce l’abbiamo fatta - riferiscono dal gruppo - a fare una inaugurazione in grande stile, ma vale la pena lo stesso far conoscere cosa facciamo e quali sono i nostri programmi”.

E lo hanno fatto nel modo più semplice, ieri domenica 12 settembre, giorno della fiera paesana, con delle piccole iniziative per grandi e piccini riuscendo a mobilitare un gran numero di persone.

Foto scattate durante la ripulitura esposte per essere guardate, poesie sulle fonti, Domenico che suonava la fisarmonica, Dora e Loretta a friggere frati, Martino che ha proiettato in teatro vecchie foto di Casciana e dei Cascianesi dove tutti alzando il dito si sono riconosciuti o hanno riconosciuto i propri cari e la prima mostra personale di pittura di Massimiliano Castellini nel teatro comunale in collaborazione con l’Associazione Culturale Cascianese, ce n’era davvero per tutti i gusti.

E i bambini? Arabella ha recitato per loro la fiaba “Roberto ramarro re dei fontoni” scritta da Diana e animata da un teatrino “Kamishibai” con immagini disegnate che scorrono sopra ad una bici, e la dottoressa Chiara Gasperini li ha intrattenuti catturando la loro attenzione facendoli giocare con dei cartoni e dei prodotti naturali.

Tutto nella piazzetta dove il piccolo gruppo si riunisce nelle sere d’estate a chiacchierare e a fare progetti simpaticamente rinominato “L’angolino” proprio come anche loro stessi vogliono essere identificati.

E alla fine, Dario ha guidato il gruppo proprio laggiù, in fondo alla discesa, ad ammirare le fonti ed i lavatoi.

Nel gruppo particolarmente gradita la presenza della dottoressa Catia Profeti, storica dell’arte, venuta di proposito per vederle.

Una signora di una certa età, ex paesana, si è commossa e ha raccontato che lei prima di sposarsi “… ha lavato laggiù tutto il suo corredo da sposa..”

La fatica non è riuscita a sopraffare questi abitanti del borgo, neanche quando il sole gli dava addosso a picco e il sudore era troppo, ripagati solo dall’interesse della comunità. Ma purtroppo spesso anche una volontà di ferro non è sufficiente, e anche loro si sono dovuti fermare. Con i piccoli attrezzi di cui loro dispongono è impossibile continuare.

Lo stupendo pavimento che si sta scoprendo poco per volta si ferma in uno scalino di terra probabilmente franata con le piogge e impossibile da rimuovere senza mezzi adeguati, un tratto di fognatura da riparare, una vegetazione troppo rigogliosa da poter tagliare con dei semplici frullini…

“Non ce la possiamo fare…” dicono quelli dell’angolino. Ma per L’angolino, le difficoltà oggettive da superare possono essere una causa ostativa solo temporanea.

Massimiliano Castellini ha dipinto “le fontoni” ricopiando un’immagine del 1930 e l’ha donato ai volontari dell’angolino per promuovere una sottoscrizione.

La tipografia Grafiche 2000 ha regalato le cartoline che lo riproducono e già tanti sottoscrittori si fanno avanti.

Il ricavato sarà destinato al noleggio di un mezzo idoneo per termine il lavoro di ripulitura.

“E non finisce qui…” riporta il messaggio scritto sul documento, ad opera di Dario con l’elenco delle opere minori censite e qualche foto, sottintendendo l’intenzione di continuare nell’opera di valorizzazione di questi piccoli reperti sparsi in tutto il territorio comunale.

Segni inconfutabili che anche quel movimento, quell’aggregazione ancora in embrione, piano piano si fa strada e comincia a fare capolino e i volontari dell’Angolino non potrebbero essere più contenti.

Marcella Bitozzi
© Riproduzione riservata


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