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Politica mercoledì 02 febbraio 2022 ore 17:30

Grillaia, mozione della Lega bocciata in Regione

La Lega chiedeva la revoca della delibera che autorizza la messa in sicurezza della discarica. Meini critica il Pd, che spiega le ragioni del no



CHIANNI — “Sulla discarica della Grillaia di Chianni, il Pd boccia una nostra mozione che chiedeva la revoca della delibera autorizzatoria: in questo modo i Democratici svelano le loro reali intenzioni sulla delicata questione”. Così Elena Meini, consigliera regionale della Lega, appena incassata la bocciatura della mozione con cui si intendeva impegnare la giunta per la revoca della delibera n. 629 del 2020, delibera che consente a Nsa di mettere in sicurezza la discarica chiannerina attraverso il conferimento di 270mila metricubi di fibrocemento (eternit).

E' stato il consigliere regionale Pd Fausto Merlotti, membro della Commissione territorio e ambiente, a spiegare perché i dem hanno bocciato la mozione. "Il voto contrario alla mozione della Lega - ha detto - con la ennesima richiesta di revoca dell’autorizzazione all’esercizio della discarica de La Grillaia è dovuta al rifiuto della proponente Meini a rinviare la discussione a dopo l’udienza del Tar sulla richiesta di annullamento della stessa, prevista il 16 Marzo, e al fatto che per ben già due volte, ufficialmente, sia nella scorsa legislatura che nella presente, il Governo regionale ha risposto che non ci sono le condizioni per un legittimo esercizio della revoca"

"Revoca peraltro richiesta, a fine della scorsa legislatura, proprio dal Pd - ha ricordato Merlotti - , con una mozione dei consiglieri eletti nella provincia di Pisa, approvata dall’aula. In commissione abbiamo dato la massima disponibilità a sostenere tutte le ulteriori iniziative a supporto dei territori per costruire percorsi legittimi che sostengano le iniziative dei comuni e dei territori per una soluzione della vicenda. Offerta non accolta dai proponenti, che hanno preferito mettere in votazione una richiesta che, sapendone già l’esito, non si poteva votare. Oggettivamente, ci sembra che sia stata, purtroppo, persa un’occasione". 

Di tutt'altro avviso la consigliera della Lega. Per Elena Meini la bocciatura "chiarisce, una volta per tutte, come i teorici buoni propositi manifestati, nel tempo, sul delicato tema da parte di Giani e dei Consiglieri del Pd pisano, siano da ritenersi solo classiche promesse da marinaio". 

"Considerati anche i gravi vizi procedurali, ben rappresentati dal ricorso al Tar da parte dei Comitati di cittadini e associazioni ambientaliste - ha osservato Meini - con il nostro atto ritenevamo fosse, pertanto, doveroso, attraverso una chiara scelta politica, impegnare la Giunta regionale ad annullare la predetta delibera per la riapertura della discarica, ma il Pd ha detto no, sostenendo la ormai impossibilità di poter bloccare quanto improvvidamente deciso. Nella delibera in oggetto non ci sarebbe conformità tra la stessa ed il Piano dei rifiuti regionale, oltre al fatto che non sia stato tuttora presentato un piano amianto e quindi non vi è alcuna normativa relativa al recupero e smaltimento di questo materiale. Inoltre, il documento contrasta con i principi introdotti nello Statuto della Regione, sia per quanto concerne il richiamo all’economia circolare ed anche con le più recenti disposizioni europee, senza tralasciare le carenti e/o erronee valutazioni delle alternative, sia strategiche, di localizzazione e progettuali.

"Ma al di là dei problemi tecnico-amministrativi, oggetto di valutazione da parte del Tar - ha concluso la consigliera della Lega -, dal punto di vista politico oggi è palese che il PD non abbia la volontà di dire un secco no alla riapertura della discarica di Chianni. Non ci resta altro, dunque, che aspettare la sentenza del Tar confidando, alla luce delle numerose criticità emerse, che possa, finalmente, chiarire i termini della vicenda, bocciando sonoramente e clamorosamente quanto inopportunamente deciso dalla Giunta regionale e sostenuto nei fatti dal Partito Democratico".


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