Ex consigliere comunale e assessore con Marconcini e Millozzi, il 64enne è stato tra i protagonisti delle amministrazioni comunali negli anni
Cronaca venerdì 10 maggio 2013 ore 18:35
Diossine dal termovalorizzatore di Ospedaletto, Geofor ferma la linea 2
Il superamento dei limiti di legge nelle emissioni ha riguardato anche gli idrocarburi policiclici
PISA - La linea 2 del termo valorizzatore di Ospedaletto ha superato i limiti consentiti dalla legge per le emissioni di diossina e degli idrocarburi policiclici e Geofor, il gestore, ha deciso di fermarla. A rendere noti i dettagli degli sforamenti è Arpat, che il 17 aprile ha fatto una serie di controlli sull'impianto. Il superamento dei limiti nelle emissioni è consistente: le diossine, prodotto che solitamente si generano quando la combustione dei rifiuti non raggiunge la temperatura ottimale è stato di 0,261 nano grammi per metro cubo, ovvero oltre il doppio del consentito. I limiti di legge per le diossine è fissati a 0,1 nanogrammi per unità. Lo sforamento degli idrocarburi aromatici invece è stato di 31,1 microgrammi per metro cubo, tre volte oltre il limite previsto dalla normativa, fissato in 10 microgrammi. Sulla base di questi rilevamenti Arpat ha comunicato la situazione al Comune di Pisa, alla Provincia e alla Asl 5, proponendo a Geofor di fermare la linea in attesa del risanamento dell'impianto prescrizione subito attuata dal gestore. Una prima ipotesi è che le emissioni siano state causate dalla tipologia del rifiuto bruciato al momento del campionamento.
PISA - La linea 2 del termo valorizzatore di Ospedaletto ha superato i limiti consentiti dalla legge per le emissioni di diossina e degli idrocarburi policiclici e Geofor, il gestore, ha deciso di fermarla. A rendere noti i dettagli degli sforamenti è Arpat, che il 17 aprile ha fatto una serie di controlli sull'impianto. Il superamento dei limiti nelle emissioni è consistente: le diossine, prodotto che solitamente si generano quando la combustione dei rifiuti non raggiunge la temperatura ottimale è stato di 0,261 nano grammi per metro cubo, ovvero oltre il doppio del consentito. I limiti di legge per le diossine è fissati a 0,1 nanogrammi per unità. Lo sforamento degli idrocarburi aromatici invece è stato di 31,1 microgrammi per metro cubo, tre volte oltre il limite previsto dalla normativa, fissato in 10 microgrammi. Sulla base di questi rilevamenti Arpat ha comunicato la situazione al Comune di Pisa, alla Provincia e alla Asl 5, proponendo a Geofor di fermare la linea in attesa del risanamento dell'impianto prescrizione subito attuata dal gestore. Una prima ipotesi è che le emissioni siano state causate dalla tipologia del rifiuto bruciato al momento del campionamento.
Se vuoi leggere le notizie principali della Toscana iscriviti alla Newsletter QUInews - ToscanaMedia. Arriva gratis tutti i giorni alle 20:00 direttamente nella tua casella di posta.
Basta cliccare QUI