Cronaca sabato 04 gennaio 2014 ore 11:50
Dipendenti pubblici, Cobas: “Accordi disattesi, sindacati silenziosi”

La confederazione affronta ancora la situazione dei lavoratori comandati all’Unione Valdera
VALDERA — Troppo silenzio, per i Cobas del pubblico impiego, sulla questione dei lavoratori
comandati all’Unione Valdera. La confederazione dei sindacati di base torna
ancora una volta sulla situazione dei dipendenti comunali dei municipi della
Valdera e attacca le parti in causa, comprese le sigle sindacali: “Gli accordi
stipulati anni fa per il passaggio dei lavoratori in comando all’Unione
riconoscevano il diritto a poter scegliere se rimanere nel proprio comune o
essere trasferiti in via definitiva all’ente della Valdera. Oggi – continuano a
dire in una nota stampa – sembra che tutto sia cambiato con l’assenso anche di
chi gli accordi li aveva firmati, come Cgil, Cisl e Uil”.
Secondo Cobas, Comuni
e Unione non fanno altro che rimpallarsi responsabilità, in un clima in cui
alcuni municipi della Valdera avviano la fusione e altri mettono in discussione
in modello istituzionale fin qui adottato. In questo scenario, i dubbi dei
Cobas sulla situazione dei dipendenti comunali aumentano e la confederazione
critica la posizione dei sindacati confederali: “Sono sempre più lontani dai
bisogni dei lavoratori e sempre più vicini agli interessi della politica che
indirettamente li sovvenziona, basti vedere il silenzio in queste ore
decisive. Noi invece – concludono – di fronte ai tentativi di autoritarismo
padronale dei datori di lavoro pubblici e dei sindaci, rispondiamo rivendicando
i diritti e sostenendo le vertenze”.
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