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Attualità martedì 09 giugno 2015 ore 08:30

"Il rispetto pretende rispetto"

Marcello Casati

L'ex sindacalista Uilm ora dei pensionati Marcello Casati riflette sull'immigrazione e l'integrazione in Valdera



PONTEDERA — "Rispetto pretende rispetto. Questo lo slogan che potrebbe dare avvio ad un confronto serio e leale, formato da pro e non da contro, come invece i professionisti della politica usano penose vicende per scopi elettorali".

Così, dopo le offese di razzista ricevute dal candidato pontederese alle regionali Dia Papa Demba, l'ex sindacalista Uilm e ora dei pensionati Marcello Casati riflette sull’integrazione delle popolazioni straniere nel nostro territorio.

"Sempre più spesso - dice Casati - singoli cittadini si lamentano della disparità di trattamento applicata anche in Valdera e questo è molto pericoloso, poiché ci mette gli uni contro gli altri, mentre noi abbiamo il dovere di dare ospitalità e quindi aiuto agli immigrati e alle loro famiglie, senza però dimenticarci di aiutare i nostri connazionali che non hanno come campare. Quindi, la cosa che dobbiamo chiedere, con decisione, è il rispetto della Legge e delle regole vigenti nel Paese, come avviene nelle altre nazioni dell’Europa che ospitano gli immigrati. Non dobbiamo essere contro come affermano certi politici, ma essere per. Per dare insomma quello che ci è stato dato quando noi italiano emigravamo in cerca di lavoro".

Secondo Casati, occorre "mettere sotto osservazione anche il comportamento di certi politici e amministratori che pensano troppo ai loro interessi personali con i soldi versati di noi cittadini, dimenticandosi, sempre più spesso, che esistono anche famiglie italiane che hanno bisogno di tutto, per campare e non andare a rovistare dentro i cassonetti. Sono sempre gli stessi amministratori e politici di parte, per cui quando succedono fatti gravi di razzismo, come avvenuto di recente a Pisa, nei confronti di una studentessa di colore, denunciano giustamente il fatto. Mentre quando - aggiunge Casati - un candidato al consiglio regionale dà del pezzo di merda razzista al sottoscritto per averlo richiamato al rispetto delle regole e delle idee sindacali, allora non sanno fare neppure una telefonata che forse, in certi momenti, serve a rendere meno amara l’offesa ricevuta".


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