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Cronaca lunedì 06 luglio 2015 ore 10:15

Istigatore jihadista arrestato a Ponsacco VIDEO

Jalal El Hanaoui

Il 25enne, originario del Marocco ma in Italia da quando ne ha 8, è ritenuto responsabile di reati specifici di propaganda e istigazione al terrorismo



PONSACCO — E' ritenuto responsabile di reati specifici di propaganda e istigazione alla jihad. Si tratta di un 25enne di origine marocchina ma residente nel comune di Ponsacco, arrestato intorno alle 7 di stamane dalla Digos di Pisa, diretta dalla Direzione Distrettuale Antimafia e Antiterrorismo di Firenze, nell'ambito di un'operazione di contrasto al terrorismo internazionale.

Il giovane, che si chiama Jalal El Hanaoui, ha 25 anni ma è giunto in Italia quando ne aveva 8 attraverso un ricongiungimento familiare. Vive a Ponsacco con la famiglia, in un modesto appartamento nella zona dei Poggini. E' disoccupato e nella perquisizione della sua abitazione, i militari hanno sequestrato un computer e tre telefoni cellulari.

L'indagine è scaturita dalla consueta attività di monitoraggio dei siti internet svolta dalla polizia attraverso le Digos distribuite sul territorio e coordinate dalla Direzione Centrale Polizia di Prevenzione. Proprio la Digos di Pisa ha infatti individuato più profili Facebook, risultati tutti in uso all'arrestato, sui quali quest'ultimo avrebbe più volte postato immagini video e commenti che secondo gli inquirenti farebbero emergere, oltre che posizioni oltranziste ed estremiste in ordine alla religione islamica, anche una chiara condotta rivolta a effettuare attività di proselitismo per la partecipazione alla jihad.

Il giovane avrebbe inoltre postato su Facebook anche foto di celebri monumenti dell'occidente. Tra questi, la Statua della Libertà, la Torre di Pisa, la cattedrale di San Basilio a Mosca, ma anche un muro in Israele per la separazione dei territori occupati e un'avveniristica architettura a Dubai.

Secondo i militari, attraverso i suoi profili, il giovane avrebbe istigato a commettere delitti di terrorismo. Il 25enne sarebbe inoltre risultato essere amministratore di tre siti che raccolgono gruppi di persone fedeli o interessate alla religione islamica. Su questi gruppi, che raccolgono oltre 5000 iscritti, il 25enne avrebbe postato video, immagini e commenti, con letture radicali ed estremiste del Corano.

Dalle indagini, sarebbero anche emerse chat del ragazzo con altri due soggetti ritenuti pericolosi dall'antiterrorismo. Il 25enne avrebbe intrattenuto conversazioni on line sulla guerra santa con il marocchino Oussama Khachia, espulso il 18 gennaio scorso dall'Italia in ordine alle disposizioni del Ministero dell'Interno per gli stranieri che praticano attività sospette di essere finalizzate al terrorismo, e con Halili El Mahdi nato nel comune di Torino e arrestato su ordine della Procura di Brescia per attività finalizzate al terrorismo. Contatti, secondo ciò che è stato riscontrato dalla Digos e dalla Polizia Postale, al momento solamente via web.

L'attività investigativa svolta dalla Digos di Pisa, sotto la direzione della Ddaa di Firenze, attraverso sofisticate attività tecniche sugli strumenti utilizzati dall'arrestato per navigare sui network, ha portato all'emissione da parte del gip di Firenze della misura della custodia cautelare in carcere per i reati previsti è puniti dall'art.414 commi 1,3,4 c.p. come modificato dal recentissimo pacchetto di misure antiterrorismo promulgato all'inizio dell'anno a seguito dell'attentato terroristico avvenuto in Francia .

La task force messa in campo dalla polizia di Stato è stata costituita, oltre che da operatori Digos specializzati nelle attività di contrasto al terrorismo, da unità artificieri, da operatori della Polizia Postale e delle Comunicazioni, dalla Polizia Scientifica e dal Nucleo Prevenzione Crimine della Polizia di Stato. Le indagini sono attualmente in corso.

I profili Facebook e i siti in questione sono stati oscurati. Le indagini sono tuttora in corso per individuare sul territorio nazionale altri eventuali soggetti collegati al giovane di Ponsacco.


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Arrestato per terrorismo e istigazione alla Jihad - POLIZIA DI STATO
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