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Politica venerdì 20 giugno 2014 ore 21:00

La legge sul gioco d'azzardo nasce in Valdera

Don Armando Zappolini

La normativa nazionale che regolamenterà slot, gratta e vinci, videopoker prende il via dalla campagna "Mettiamoci in Gioco" di don Armando Zappolini



VALDERA — La legge nazionale che regolamenterà il gioco d'azzardo nasce in Valdera e precisamente a Perignano, dove vive e lavora don Armando Zappolini, il creatore nel 2012 della campagna Mettiamoci in gioco.

Una legge che, come spiega il parroco di Perignano, non sarà proibizionista: “La legge è adesso al vaglio della Camera, poi andrà al Senato. Tutto sta procedendo bene, la carovana procede spedita, anche se ho paura degli indiani, come nei film western. Nessuno sembra esporsi pubblicamente contro la normativa, eppure ho sempre il timore che l’iter subisca dei blocchi o dei ritardi. Se tutto va bene comunque – ha concluso Zappolini – entro il 2014 la legge sarà approvata. Non sarà proibizionista, si potrà continuare a giocare, ma ci saranno più controlli”.

Secondo quanto spiegato dal parroco di Perignano e secondo quanto dovrebbe essere indicato dalla nuova legge, ad esempio, chi ha un reddito inferiore a 15mila euro non potrà giocare più di 500 euro l'anno. Una normativa quindi, basata più sugli aspetti socio-sanitari ed educativi che su quelli fiscali.

Questa legge servirà anche per riconoscere legalmente che esistono malati di gioco d'azzardo e che questi individui hanno diritto ai Lea, cioè i livelli essenziali di assistenza: “Purtroppo fino ad ora il gioco d'azzardo è stato un sistema privato che guadagna su un bene pubblico, sono i privati ad arricchirsi e spesso c'è la mano lunga delle organizzazioni mafiose, lo stato ha introiti bassissimi. Il gioco d'azzardo è la terza industria nazionale, con la legge che è in approvazione basterà l'un per cento degli introiti per garantire una copertura sanitaria ai dipendenti di gioco”.

Mettiamoci in gioco, campagna nazionale contro i rischi del gioco d'azzardo, accoglie decine di soggetti come associazioni, i tre sindacati principali e molte figure istituzionali: “E' un movimento recente che però ha prodotto subito risultati – ha detto Zappolini – ad oggi sono 140 i parlamentari, tra Camera e Senato, che vi hanno aderito. La cosa bella è che ci sono politici di tutti i partiti, è un'adesione trasversale. Abbiamo girato l'Italia trovando consensi da tutte le parti, abbiamo tenuto anche delle lezioni alla Sapienza di Roma. I presupposti sono positivi, non ci resta che aspettare il lavoro delle camere”.


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