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Attualità sabato 25 giugno 2016 ore 07:30

Brexit, quale futuro per la nostra economia?

Daniele Salvadori, direttore generale Bplaj

L'opinione di Daniele Salvadori, direttore generale della Banca Popolare di Lajatico, sull'uscita del Regno Unito dalla Unione Europea



LAJATICO — “Siamo in un terreno inesplorato, non c'è statistica che ci aiuti” con queste parole il direttore generale della Banca popolare di Lajatico sintetizza le conseguenze che la Brexit potrà avere sull'Italia, a livello politico e economico.

Salvadori evidenzia anche delle ripercussioni che la decisione presa dai cittadini britannici potrà avere ed indica due macrotemi: l'incidenza sull'economia finanziaria (le borse e i mercati azionari) e l'economia reale.

Direttore, lei pone l'attenzione su due macrotemi, ovvero l'incidenza che il Brexit potrà avere nel breve e lungo periodo sull'economia finanziaria e su quella reale. Ci spieghi meglio partendo da quella finanziaria...

“La parte finanziaria è umorale. Le borse e i mercati azionari non reagiscono a parametri certi. Questa è la parte più pericolosa perché i mercati vivono di stabilità e quindi quando c'è incertezza vivono in difficoltà e tutto è meno governabile. Per quanto riguarda l'Italia la borsa ha avuto un contraccolpo robusto, le azioni delle banche hanno perso il 15-20 per cento. Sui titoli di stato italiani invece si è avuto un impatto minore. Ma la questione dei titoli di stato ha avuto poche ripercussioni sugli stati meno forti, tra cui appunto l'Italia. Un altro dei problemi di Londra riguarda la city, gran parte delle banche e degli istituti abbandoneranno Londra. Il consiglio che si può dare a tutti è nervi saldi calma e gesso. Non bisogna prendere iniziative sull'umore e sulla paura. Nei prossimi giorni ci sarà un prevedibile calo, potrebbe essere più utile comprare piuttosto che vendere”.

Sull'economia reale invece?

“Per quanto riguarda l'economia reale i maggiori contraccolpi si avranno sicuramente nel Regno Unito. Subito dopo la subiranno i paesi che hanno maggiori affari con la Gb e quelli che hanno grossi flussi migratori verso l'isola britannica. Il Pil britannico potrebbe calare anche di cinque punti percentuali”

In Italia direttore cosa potrebbe succedere?

“Alcune ditte che fanno export in Gran Bretagna riscuoteranno meno sterline rispetto a prima perchè la moneta si è svalutata. Al contrario può diventare conveniente per gli italiani andare ad acquistare in Gb. Questi effetti della Brexit sull'economia reale potrebbero durare nel tempo”

Accennava anche a problemi politici...

“Come ho spiegato anche nel blog il problema politico è l'emulazione. Altri stati non convinti di stare nell'Ue, o altre forze politiche, potrebbero prendere spunto da questo referendum. Come ho detto siamo in un territorio inesplorato”

Realmente quanto tempo ci vorrà perché la Gran Bretagna esca effettivamente dall'Europa?

“Ci vorranno anni per uscire. Se non ricordo male tempo fa fu stabilito che la Groenlandia non fosse più nell'Ue ma ci vollero due anni per rendere effettiva la cosa. E la Groenlandia è disabitata... In questo caso ci sono molte cose da valutare, per esempio il diritto di voto dei parlamentari? Quelli britannici adesso che diritto hanno di votare sulle leggi dell'Ue? Questo diritto potrebbe cessare subito, altre cose invece saranno più lente. Un altro tema di cui si discute molto è la tenuta del Regno Unito, anche quella è una partita aperta perché Irlanda del nord e Scozia hanno votato per rimanere nell'Ue”

René Pierotti
© Riproduzione riservata


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